La sciocchezza

Potrei stare a guardare per ore la tua schiena nuda mentre dormi di lato.
E percorrerla con gli occhi in tutta la sua lunghezza, fino a dove si inarca e infine ricurva ad offrirmi la rotondità di un bianco culo che le lenzuola non coprono del tutto.
E’ come fissare la luna che tanto ispira i poeti e fa scrivere quintali di inchiostro
“d’amore, di morte e di altre sciocchezze” come direbbe il buon Francesco.
E mi chiedo così come io ci sia finito in questa stanza, in questa notte.
Se sia questo il posto giusto, la cosa giusta per me per poter smettere una volta per tutte di vivere da morto.
Ma mi chiedo anche se questo mio malessere che mi urla da dentro possa essere solo quella sciocchezza da dovere ignorare, da non dovere ascoltare perché tanto ci sta che per tornare a vivere in qualche modo si deve anche un pò morire.

All’improvviso un tuo sospiro rompe il silenzio. I miei pensieri forse hanno fatto troppo rumore.Tu non dormivi, mi aspettavi.

Gli occhi tornano sui nudi fianchi, le mani sono già nella loro direzione .

E’ il momento di prendermi la vita.

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La sciocchezzaultima modifica: 2024-06-29T12:18:42+02:00da Tridimensio

Un pensiero su “La sciocchezza

  1. La schiena di una donna è roba per intenditori. Ad amarne la bocca, gli occhi, i fianchi sodi, si fa presto. È un fatto da poco.
    La schiena no, la schiena è un’altra cosa. È un privilegio di fiducia. È la sensualità che da le spalle al mondo e guarda avanti. La schiena è femmina e, quando si volta, lo fa perché non teme inganni. È spavalda, audace, baldanzosa. Ha un binario unico, che le corre al centro. Un solco lungo il quale colano, dall’alto verso il basso, le pugnalate che non ha saputo evitare, le carezze liquide di certe mani belle. La schiena non trattiene, la forza di gravità glielo impedisce. La schiena sa come lasciar andare. È un battitore libero, il punto più selvaggio di una donna. Risalirla con la bocca, tenerla ferma con le mani, accerchiarla in un abbraccio, è un colpo di fortuna. Ma certa gente non lo sa e per questo la trascura. La schiena di una donna è la sua forza, il suo più antico cedimento. Si inarca quando ama, sta dritta quando deve, come il fusto di un albero maestoso, il tronco di una quercia secolare, lo stelo di un fiore che si schiude sul collo: lì, i baci sono più belli, i graffi fanno più male.
    Per capire una donna, basta leggerne la schiena. Curva o tesa, morbida o nervosa. Se si lascia prendere, vuol dire che si fida.”
    Antonia Storace

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