La terza dimensione

La sciocchezza


Potrei stare a guardare per ore la tua schiena nuda mentre dormi di lato. E percorrerla con gli occhi in tutta la sua lunghezza, fino a dove si inarca e infine ricurva ad offrirmi la rotondità di un bianco culo che le lenzuola non coprono del tutto. E’ come fissare la luna che tanto ispira i poeti e fa scrivere quintali di inchiostro “d’amore, di morte e di altre sciocchezze” come direbbe il buon Francesco. E mi chiedo così come io ci sia finito in questa stanza, in questa notte. Se sia questo il posto giusto, la cosa giusta per me per poter smettere una volta per tutte di vivere da morto. Ma mi chiedo anche se questo mio malessere che mi urla da dentro possa essere solo quella sciocchezza da dovere ignorare, da non dovere ascoltare perché tanto ci sta che per tornare a vivere in qualche modo si deve anche un pò morire. All'improvviso un tuo sospiro rompe il silenzio. I miei pensieri forse hanno fatto troppo rumore.Tu non dormivi, mi aspettavi. Gli occhi tornano sui nudi fianchi, le mani sono già nella loro direzione . E’ il momento di prendermi la vita.