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Alba Parietti e l'Irap, la showgirl "batte" il Fisco


Vittoria 'fiscale' di Alba Parietti in Cassazione. I supremi giudici infatti hanno accolto il suo reclamo contro la Commissione tributaria della Lombardia che nel 2011 aveva convalidato la richiesta di pagamento dell'Irap - la tassa sulle attività produttive - relativa all'anno di imposta 2002. La popolare animatrice di trasmissioni televisive, dopo aver dichiarato i suoi guadagni, aveva sostenuto di non essere tenuta a pagare la tassa perchè per svolgere il suo lavoro non si era avvalsa di una organizzazione stabile di mezzi e collaboratori ma aveva fatto il minimo ricorso, giusto l'indispensabile, all'aiuto di altre persone. Dando ragione alla difesa della Parietti, gli 'ermellinì - con la sentenza 23384 depositata oggi - sottolineano che in base a un principio recentemente «consolidato», con riferimento all'Irap «il presupposto dell'autonoma organizzazione» richiesto dalla legge «non ricorre quando il contribuente responsabile dell'organizzazione impieghi beni strumentali non eccedenti il minimo indispensabile all'esercizio dell'attività e si avvalga di lavoro altrui non eccedente l'impiego di un dipendente con mansioni esecutive». Adesso la Commissione tributaria dovrà riconsiderare le cartelle di pagamento inviate alla Parietti dall'Agenzia delle Entrate e valutare le prove da lei offerte.