La mancata accettazione di noi stessi ci porta ad una cattiva convivenza con l’altro.
E fin qui nulla che non si sia già detto.
Mi trovo ad attraversare una fase nella quale questo disagio si è notevolmente aggravato.
L’esserne consapevole non mi aiuta affatto.
Cambiare? Mutare quelle cose che mi rendono arduo accettare alcuni lati di me e che mi portano a provare quel brutto sentimento del quale detesto anche pronunciare il nome, che ho sempre rifiutato e aborrito? Magari! Però di quello si tratta. Invidia.
Questo mi fa vergognare, ancora di più, di come sono e di quello che sto provando.
Ed ecco salire il disagio, il desiderio di essere qualcos’altro, di essere altrove, di non sentire, di essere indifferente, di isolarmi ancor di più.
Ma i desideri, si sa, soprattutto di questo genere, sono destinati a restare insoddisfatti.
Nel post precedente ho parlato di ‘imbrogliare la vita’.
Dovrò impegnarmi ad imbrogliare me stessa e andare avanti a testa bassa.