Il riccio col frac

Invidia


La mancata accettazione di noi stessi ci porta ad una cattiva convivenza con l’altro. E fin qui nulla che non si sia già detto.

Mi trovo ad attraversare una fase nella quale questo disagio si è notevolmente aggravato. L’esserne consapevole non mi aiuta affatto. Cambiare? Mutare quelle cose che mi rendono arduo accettare alcuni lati di me e che mi portano a provare quel brutto sentimento del quale detesto anche pronunciare il nome, che ho sempre rifiutato e aborrito? Magari! Però di quello si tratta. Invidia. Questo mi fa vergognare, ancora di più, di come sono e di quello che sto provando.

Ed ecco salire il disagio, il desiderio di essere qualcos’altro, di essere altrove, di non sentire, di essere indifferente, di isolarmi ancor di più.

Ma i desideri, si sa, soprattutto di questo genere, sono destinati a restare insoddisfatti.

Nel post precedente ho parlato di ‘imbrogliare la vita’. Dovrò impegnarmi ad imbrogliare me stessa e andare avanti a testa bassa.