Quando sei in un gruppo assortito individui la persona con la quale attaccare bottone.
Tra i tanti che si conoscono da sempre, ci sei tu,
ultima arrivata, che te ne stai da sola in disparte. Non che mi dispiaccia. Ormai ho imparato a convivere con questa mia ‘estraneità’ e non mi pesa (forse perché gli argomenti trattati nelle conversazioni ormai sappiamo dove vanno parare).
E poi c’è chi, come te, è arrivata tardi e cerca qualcuno con cui entrare in sintonia. Inizia a parlare di se. Tu azzardi qualche intervento e annuisci, paragoni la tua storia alla sua, ma poi capisci che il confronto non regge e pensi ‘proprio disgraziata questa qui’ .
Il tempo scorre e tu, dopo un po’, vorresti essere altrove,
ma poi pensi ’volevi la condivisione, la confidenza? È anche questo. Armati di pazienza e ascolta!’
E così è andata. Qualcuno ne è uscito più leggero,
qualcuno meno.
Spero sia servito. Con gli estranei ci si confida meglio.