Spirito di squadra

Passo una grande parte del mio tempo libero a vedere serie tv in streaming.

Mi concentro in particolare su quelle che trattano di soccorso alle persone che sia di medici, vigili del fuoco o polizia.

Sono le uniche che mi prendono davvero.

Così mi sono chiesta: cos’è che mi attira di queste trame?

Semplice! Lo spirito di squadra!

Abituata come sono a vivere nel quotidiano con certi colleghi che fanno di tutto per scansare il lavoro e metterti in cattiva luce per pararsi il culo con i capi,

convinti sotto sotto che sei la fessa di turno,
che lavora dal primo minuto in cui mette piede in ufficio fino all’ultimo prima di spegnere il pc,

anche l’antivigilia di Natale quando tutti sono già con la testa in ferie,
in giro per i corridoi a scambiarsi degli ipocriti auguri e dolcetti.

Certo non tutti sono così, per carità, ma devo dire con amarezza che non sono neppure pochi.

Per cui… sì, non mi sento patetica se mi appassiono ad una finzione televisiva,
in cui un compagno di lavoro ti supporta, ti difende e sta sempre dalla tua parte.

E’ una sensazione sempre più rara, e il detto ‘homo homini lupus’  ha senz’altro preso il posto
del moschettieristico e più onorevole “Tutti per uno ecc…”

Mi si perdoni questa riflessione non proprio pre natalizia.

Tanto ormai in questo pazzo mondo le convenzioni sono saltate per sempre.

moschettieri

 

 

 

Silenzio

Ho voglia di silenzio

Mi sembra di non riuscire neppure a pensare

Figuriamoci meditare

In realtà non ho mai capito cosa significhi ‘meditare’

Non ho mai preso lezioni

Forse avrei dovuto, ma sono sempre stata un po’ scettica

La notte quando veglio, insonne, i pensieri vagano

fuori dal mio controllo

Quasi sempre sono fonte di ansia

Riguardano il domani, ciò che mi aspetta

E mi tolgono il sonno.

Non è quello  il tipo di pensieri che intendo

Vorrei essere in grado di avere un pensiero creativo

Come mi succedeva molti anni fa

Quando scrivevo poesie o qualche racconto

Ora non mi riesce più

Solo quando leggo qualcosa che mi ispira mi torna il desiderio di farlo

Ma il rumore, in senso metaforico non acustico,

mi distrae, mi deconcentra.

Ho provato a mettere le cuffie

Ascoltare musica zen

Isolarmi con i tappi nelle orecchie

Non c’è niente da fare.

Vorrei ascoltare il silenzio in un luogo senza stimoli

Dove poter sentire solo ciò che viene da dentro

estraniandomi da tutto il resto

Ma non è facile

Infatti non ci sono ancora riuscita

Ma poi sentire cosa?

Mi piacerà ascoltare quei pensieri?

O è meglio di no?

 

 

 

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