Ci sono persone che hai incontrato poche volte, in occasioni per lo più casuali,
come una vacanza, un viaggio o un … ‘passo dalle tue parti, ci vediamo?”.
Ma tanto è bastato a farti capire chi sono.
Da un’amica di questo tipo, contattata per i canonici auguri di fine anno,
ho appreso che ha attraversato un periodo davvero difficile,
di quelli che ti fanno guardare dentro e dire ‘con che coraggio mi lamento?’.
Il dispiacere poi aumenta, sapendo che si tratta di una persona speciale,
buona e generosa, dedita agli altri e poco a se stessa.
Mi sono sempre chiesta come facesse a trovare la forza per svolgere un lavoro sfibrante come il suo, con orari impossibili,
ancora giovane e anch’essa con problemi di salute.
Fa parte di quelle persone con le quali vorresti
semplicemente poterti sedere al tavolo di un bar
a parlare ed ascoltare, senza timore di essere giudicata,
con qualche risata di gusto e senza frasi di circostanza,
senza quei riempitivi che oramai caratterizzano
i pochi scambi con altri esseri umani in questo periodo di distanze e isolamenti.
A lei sì, mi sento di fare degli auguri davvero sentiti e molto poco convenzionali.
Ci sono persone intrappolate in un percorso di vita che rimane sempre quello, per anni e anni,
senza cambiamenti, dal quale pensano di non poter uscire perché ‘mi tocca’.
E tu che osservi da fuori e pensi com’è facile dare consigli quando non si è coinvolti nelle situazioni.
E poi, ancora, pensi alle tue, di trappole, alla tua cronica tristezza per non poter fare, e al vero problema che è, piuttosto,
non avere le palle per farlo.
L’amica lontanaultima modifica: 2021-01-03T12:08:01+01:00da
Sapessi quante volte ho pensato di “non avere le palle per farlo” ma penso che oltre a quello probabilmente non è il momento perchè quando questo arriva le cose si fanno. Faccio un esempio stupido. Ricordo che per anni mi sono sentita una senza palle perchè avevo paura di iscrivermi ad una maratona mentre i miei amici le correvano e parlavano dei loro successi. Io lì a pensare e ad avere paura. Poi un giorno mi sono iscritta, complice un amico di corse. E da lì non mi sono più fermata non ricordo quante ne ho corse ma credo 5 o 6 con 3 ultra maratone. Ho comunque dovuto attendere il mio momento per affrontare ciò che mi sembrava troppo grande per me. Serena giornata
Forse hai ragione. Io non mi sono mai posta grandi obiettivi, probabilmente per scarsa autostima. Magari questo mi porta a dimenticare, o sottovalutare, qualche successo che sicuramente avrò conseguito nell’arco della vita. Ma ho la memoria corta su queste cose. Tu corri sempre! 🙂
È un onore ricevere la sua visita. Le negatività capitano certo, e nessuno meglio di lei può dirlo visto cosa le è capitato di recente. Per questo mi sento una senza palle. Ci vogliono eccome per non soccombere agli eventi. Forse è proprio da essi che traiamo quella forza che in condizioni normali non sospettiamo di avere. Oppure possiamo esserne vittime e basta. Chi può dirlo? Forse è solo una questione di motivazione. Grazie del suo tempo.
Buonasera gentile signora, per la seconda volta sono venuto a leggere il suo post visto cha la prima non sono riuscito ad inserire il mio commento. Nel merito non mi sorprende che la sua amica abbia vissuto e tuttora viva eventi sfortunati, questi capitano a tutti, però non ne farei una manifestazione di palle, ma piuttosto di dignità e di serena accettazione degli eventi della vita e di volontà di affrontarli con il coraggio che ogni umano dovrebbe possedere. Quanto alla fortuna od al suo opposto: la sfortuna,:: io sono convinto della giustezza del motto latino: “quisque faber fortunae suae”. Con molto affetto.
La nostra pochezza emerge quando ci troviamo ad interagire con persone speciali, di una personalità sincera e disarmante che ti mette a tuo agio, questa società egoistica moderna ci ha un po contaminati tutti,queste persone sono tesori da conservare, ciao
Purtroppo sono persone rare e sfortunatamente, come nel mio caso, lontane. Ciao
Succede a volte di rendersi conto avendo percezione del disagio o del dolore altrui di quanto fortunati siamo eppure ci lamentiamo. Lì per lì proviamo una sorta di vergogna e ci ripromettiamo che no! non lo faremo più, sapendo che non sarà così… E’ nell’ordine della cose. Un saluto.
L’egoismo prevale sempre. Credo sia un istinto innato. Salvo sentirsi in colpa in casi come questo. A presto
Io appartengo al gruppo della tua amica, ma non nego di avere dei momenti di completo scoraggiamento.
Forte la tua amica, ma penso che ognuno di noi debba trovare e vedere i propri limiti ma anche i propri lati migliori.
Non so se si tratta di forza o di un irriducibile senso del dovere. A volte le persone debbono mostrarsi forti per far coraggio ai più deboli anche se dentro hanno una grande stanchezza
Intanto cerca di starle vicina.
Certe persone ci fanno capire quanto sono davvero insignificanti i nostri problemi. Anch’io mi chiedo come facciano ad affrontare quelli che sono VERI problemi, magari essendo sole. Non so come mi comporterei se succedesse a me
Come ho detto ad Alberto, la parola ‘vicino’ è una metafora, data la distanza geografica. Ma a volte basta poco per far sentire la propria vicinanza, anche un messaggio al momento giusto puo’ fare la differenza. Ciao
è il tipico caso in cui ti rendi conto che la croce che ti porti addosso è ben leggera, paragonata a quella degli altri; però, a volte, confrontarsi con le situazioni altrui fa bene; aiuta a scuotersi, a risorgere, a ritrovare il bandolo della matassa; e, perchè no? a ritrovare un rapporto, forse un po’ logoro, ma sempre degno di essere ripreso e portato avanti, per il bene di entrambi.
In realtà i rapporti sono pressoché inesistenti, tranne qualche messaggio su facebook. La conosco da anni ma ci si è incontrate solo in occasione di vacanze (mie). Purtroppo siamo lontane, lei in Trentino io in Abruzzo. Ma l’empatia non conosce distanze
Ognuno di noi reagisce in modo diverso ai vari problemi della vita che si affacciano giorno dopo giorno…c’è chi non si lascia scoraggiare e cerca con tutte le sue forze di contrastare il problema possibilmente risolverlo ed andare avanti, c’è chi invece invoca continuamente aiuto non avendo alcuna capacità a combattere c’è invece e qui son guai di colui o colei che si lasciano vincere impotenti a qualsiasi reazione, da che cosa possono dipendere queste tre reazioni diverse, per me soltanto dalla tua forza di volontà e dalla voglia di vivere e di farcela, tutto ciò si aquisisce solo con l’esperienza maturata e con l’umiltà …
Certo. Io ho già espresso a quale categoria appartengo