Il riccio col frac

Delirio


Sono confusa.   Ho un turbinio di particelle dentro di me. Pensieri, immagini, emozioni. Qualche ricordo, osservazioni sul presente. Considerazioni. Niente di consistente, di accessibile ai sensi. Si sciolgono come schegge di ghiaccio al sole. Giusto il tempo di un’occhiata e poi via. Ascolto le vite degli altri, quelle vere (poco) e quelle finte. Provo interesse verso certi tipi umani che si raccontano da un podcast. Finzione. Ma non riesco ad interessarmi alle vite reali. Sarà quest’atmosfera di catastrofe imminente che si respira da troppo tempo. Questa rabbia che arriva minacciosa da ogni direzione. Questi progetti mai abbastanza piccoli per essere realizzati. Tutto scorre nella totale monotonia quotidiana. Niente fuori dai binari. Solo pensieri, osservazioni, concetti. Tutto nell’astratto, nella mente. Di concreto, niente. E poi? Preoccupazione, dolore,  dispiacere.   Impotenza.   Ripeto a me stessa che devo andare avanti. In qualche modo. Devo.