Date di scadenza

Lo so sono pesante.

Ma questo foglio ha lo scopo di accogliere le mie riflessioni.
Ultimamente penso ricorrentemente a…  ‘date di scadenza’.
Lo riferisco al tempo che mi resta da vivere.
E subito dopo arriva la seconda riflessione, che riguarda lo spreco di tempo.
Tempo lontano dagli affetti, passato a riempire le giornate di nulla.
Tempo sprecato. Tempo passato a soffrire a causa di futili diverbi.
Silenzi, ripicche, orgogli subiti.
Io non sento la necessità di questo tipo di sentimenti.
Mi ripugnano. E soprattutto li trovo inutili e patetici, specie quando vengono da persone con, appunto, una data di scadenza simile alla mia.

Ma non ci si pensa. Sotto l’effetto di questo tipo di miserie umane.
Ci si comporta come si dovesse vivere per sempre.

A me invece viene naturale pensare allo scorrere inesorabile e alla tirannia del tempo che fugge.

Così.. ecco un’altra inutile riflessione che condivido in questo spazio.

SOLITUDINE

E’ SEMPRE UNA DISPERATA RICHIESTA DI ATTENZIONE.

QUELLA COSA CHE NON AMMETTERESTI MAI, NEPPURE A TE STESSO.

PERCHE’ SPESSO VA OLTRE LA CONSAPEVOLEZZA.

“STO  BENE DA SOLO!”

MOLTI LO DICONO, MA MENTONO.

E SE DICONO CHE NON E’ VERO, MENTONO DI NUOVO.

OPPURE NON NE SONO CONSAPEVOLI.

LA SOLITUDINE NON E’ ASSENZA DI PERSONE INTORNO

MA LA MANCANZA DI “UN CERTO TIPO” DI PERSONE.

DELLE PRIME SI FA TRANQUILLAMENTE A MENO.

DELLE SECONDE, NO.

Osservo

Mi osservo mentre osservo.

Mi ascolto mentre penso.

Sorride.         Come fa?

Cosa avrà da essere allegra?

Se penso a tutte le disgrazie che mi ha

scaricato addosso

senza riuscire a prendere fiato.

Adesso sorride.

Vicina a quelli che diceva fossero i suoi peggiori nemici.

Però sorride.

Non ci capisco niente.

Non voglio più parlare

né ascoltare, una così.