Incontro persone intelligenti, talvolta.
Ma allo stesso tempo, umili.
Anzi, direi che l’intelligenza non può prescindere dall’ umiltà.
Per quanto acculturate, faccio fatica a definire ‘intelligenti’
persone arroganti e supponenti.
Il mio 2° blog. Più riflessivo, meditativo e slow
Leggo le parole degli altri.
Lo faccio spesso. E mi verrebbe da dire la mia, talvolta.
O di raccogliere il ‘la’ per iniziare ad argomentare.
Ma poi arriva una sorta di melma che inghiotte i pensieri.
“Loro rendono bene l’idea. Dicono quello che sento anch’io, a volte”.
Una volta mi veniva facile esprimere ciò che avevo dentro.
Più per iscritto, che a voce.
Ora le parole naufragano nella melma. Annegano, senza imparare a respirare.
E così leggo, rifletto e concordo. Ma taccio.
Salvo rare volte.
Un presente invadente ruba la volontà, il significato e l’utilità di ogni gesto.
Peso e calcolo per non far danni. Anche se la reazione mi verrebbe, la soffoco.
E penso “Non sarai qui per sempre. Il problema si risolverà da solo, dopo” .