Leggo le parole degli altri.
Lo faccio spesso. E mi verrebbe da dire la mia, talvolta.
O di raccogliere il ‘la’ per iniziare ad argomentare.
Ma poi arriva una sorta di melma che inghiotte i pensieri.
“Loro rendono bene l’idea. Dicono quello che sento anch’io, a volte”.
Una volta mi veniva facile esprimere ciò che avevo dentro.
Più per iscritto, che a voce.
Ora le parole naufragano nella melma. Annegano, senza imparare a respirare.
E così leggo, rifletto e concordo. Ma taccio.
Salvo rare volte.
Un presente invadente ruba la volontà, il significato e l’utilità di ogni gesto.
Peso e calcolo per non far danni. Anche se la reazione mi verrebbe, la soffoco.
E penso “Non sarai qui per sempre. Il problema si risolverà da solo, dopo” .
E’ un peccato non dire, quando pure si avrebbe qualcosa da dire, solo per il timore delle parole, che non siano precise e che poco siano comprese. Le parole, anche quando le credi impantanate nel fango, arrivano e fanno piacere, un “caspita!” isolato a dire meraviglia, un “dissento “ non seguito dal motivo, un “ecco” a esprimere totale sovrapposizione di pensiero, tutte arrivano e fanno piacere se quello a cui sono rivolte ha un minimo di sensibilità.
massimolegnani
il dopo è il dietro. Personalmente faccio fatica a guardarmi e portarmi avanti. Il dietro lo immagino come un fiume che in ogni caso continua a scorrere. C’è chi si ferma a guardarlo e chi lo sente scorrere nei sogni..
Funesti presagi. E sì!!! Dopo ogni problema è risolto, al momento siamo qui, e qui sono i problemi, avrei da ironizzare: 2+2, 4+8. Questi sono i problemi, la vita offre solo sentieri, da percorrere o non percorrere, il tempo passa e problema o non problema, la vita non si ferma. Ti va di dare opinioni, non ti va di darle, in entrambi i casi il quesito non è il problema è la soluzione. Indubbio è, però, il paragone con i tempi passati, prima di tempo se ne aveva e con il tempo la voglio di essere presente anche nel più futile angolo di mondo. Superata una certa età, e una certa conoscenza degli angoli questa voglio non si ha più…. A presto.
Io suggerirei sempre di affidarti al cuore, ovvero, fai ciò che senti e non sentirti inibita per quel che fai. Tuttavia, anche se molte parole, commenti e discorsi vengono coinvolti dalla melma, nessuno ti trattiene da dire la tua. Sei libera, non vi sono alienazioni di sorta e tu sei della partita. Fregatene di chi possa lasciarsi andare a critiche, commenti e altro v/s di te, tu tira dritto, scuoti la polvere dalle tue scarpe e procedi.
Abbi una piacevole giornata Paola.
A me invece non viene proprio la voglia di dire la mia … a parte forse sui blog. Serena giornata
Proprio mai? Comunque sì, nella quotidianità è più difficile se non sei disposta ad accettarne le conseguenze. A presto
Proprio mai … una volta non era così ma ora sinceramente penso che la gente non ti ascolta, gli va solo di parlare e comunque i tuoi pensieri per gli altri sono solo cazzate. Quindi preferisco non esprimermi. Per questo parlo pochissimo. Serena giornata e buon fine settimana
Io non la soffocherei, meglio il rimorso che il rimpianto, come suol dirsi.. poi ti leggo da me ogni tanto.. vuol dire che ti trovi a tuo agio.. 😉
Certo. A volte trovo la motivazione ad esprimermi. Grazie
Da qualche tempo, c’è sempre qualcosa che ci ruba la volontà
I mostri non sempre stanno fuori