Si dice “Dovresti sentirti fortunato”.
Ci sono guerre, carestie, malattie gravi.
Tu no.
Dovresti essere felice, appagato.
Dovresti…
Bastasse dire così…
Dovrestiultima modifica: 2025-06-20T20:08:28+02:00da
Il mio 2° blog. Più riflessivo, meditativo e slow
Si dice “Dovresti sentirti fortunato”.
Ci sono guerre, carestie, malattie gravi.
Tu no.
Dovresti essere felice, appagato.
Dovresti…
Bastasse dire così…
Sì si dice ma è un’assurdità. E’ un pò come se ti tagliano una gamba ma dovresti essere felice perchè hai l’altra. Serena giornata
a forza di vivere al condizionale non sono messo cosi bene (io). Ciao, gi
Non ho mai avuto interesse per la psicologia, ho sempre apprezzato più la filosofia, sarebbe interessante però capire, perché alcuni vedono il bicchiere mezzo pieno, altri mezzo vuoto. Quel che vedo in giro sono storie di insoddisfazione, gente famosa e ricca che si suicida. Mentre i poveri, si divincolano tra una miseria e l’altra. Chi è sfortunato? E chi fortunato? Con sincerità. Perché dovrei accostare la mia storia ad un’altra? Per tutta la vita sono stato accostato a mia sorella, lei estroversa e chiacchierona, io introverso e silenzioso o ai miei cugini, loro socievoli e vitali, io …… Se non mi ci fossi sentito, comunque ci avrebbero pensato gli adulti a farmi sentire diverso e sfortunato. Gli esempi sono un’arma a doppio taglio. Le aspettative degli altri (adulti), una catena indesiderata.
Fortuna e sfortuna!!! Chissà chi ha avuto la bella idea di inventarle? Di fondo siamo ancora esseri superstiziosi e questo ci mette in conflitto con i nostri sogni, se non realizziamo quel che vogliamo sprofondiamo nella commiserazione dritti tra le braccia della dea sfortuna. La cultura moderna si fonda, purtroppo per noi, sui luoghi comuni. Lunga la strada abbiamo perso la capacità di distinguerci. Siamo una società abitata da fotocopie.
Ammetto, con celato rammarico, di non essere fortunato nel senso diffuso dell’aggettivo. Mi ritengo “fortunato” e questo l’ammetto con convinzione e certezza, di essere fortunato sul piano della salute personale e dei miei cari. Pertanto, ammetto candidamente che “LASSU'”, qualcuno mi ama e ci…ama!
Non sono fortunato al gioco e quindi non ci provo più tempo ormai, mi sento protetto e e ringrazio l’Artefice, ma oltre non vado.
Buon giorno Paola, un piacevole w.e.
Già avere un ‘lassù’ con cui rapportarsi e in cui riporre fiducia è un modo di essere fortunati. Lieto w.e. a te, Carlo.
In effetti non basta perché oltre ad essere ben piantati nel nostro orticello siamo da una vita a credito col mondo intero.
Se siamo ‘a credito’ vuol dire che abbiamo pagato più del dovuto
..o ne siamo profondamente convinti..