Quando in un bollente pomeriggio estivo
sei sola in casa, ti vengono in mente
mille cose da fare
Ma poi le scarti tutte, una dopo l’altra
e stai a scrivere idiozie al pc
come sto facendo io adesso
beh…… non la vedo bene.
Il mio 2° blog. Più riflessivo, meditativo e slow
Quando in un bollente pomeriggio estivo
sei sola in casa, ti vengono in mente
mille cose da fare
Ma poi le scarti tutte, una dopo l’altra
e stai a scrivere idiozie al pc
come sto facendo io adesso
beh…… non la vedo bene.
Il navigatore dice così.
Ma lui che ne sa?
Sentirsi fuori posto. Fuori luogo.
Forte la tentazione di invertire la marcia e tornare a casa.
“Non ascoltare la voce che ti invita a scappare!”
Indossa la solita maschera e sorridi.
In tema con il leitmotiv di questo blog,
stamattina mi sono goduta una bella pedalata solitaria.
Il percorso ormai lo conosco come le mie tasche,
ma la vicinanza del mare offre sempre nuove ‘inquadrature’.
Ho pedalato senza fretta, gustandomi ogni metro.
Esco sempre piuttosto presto, per cui la ciclabile è ancora poco affollata.
Il fisico non è al top. Anche da qui il mio ‘prenderla con calma’.
Sono arrivata ad un porticciolo che conosco molto bene.
Mi sono fermata ad osservare il mare, gli scogli, il volo dei gabbiani.
Pochi pescatori attendevano silenziosamente le loro prede.
Altri ciclisti in sosta per ammirare il panorama.
Mi sono tolta gli auricolari con la musica sempre con me
per gustarmi il silenzio e la pace di quel momento.
Ho atteso un po’ e sono ripartita invertendo la marcia.
Sulla via del ritorno ho fatto sosta in un bar vista mare
per concedermi un buon cappuccino e cornetto.
Tanto per non farmi mancare nulla!
Ho capito la differenza tra “essere solitari ed essere soli’.
Era da tanto che non mi sentivo così serena.