Scrivere Vs rimuginare

Mi capita spesso di pormi di fronte a questa pagina bianca
e frugare nella mia mente con l’intento di riempirla.
Qualcuno penserà che non è obbligatorio farlo.
Certo che no!
Il fatto è che spesso sento questa necessità
e spero di interagire con qualche anima passante
che mi offra il suo pensiero a riguardo.
In verità i passanti sono davvero pochi.
Magari i miei argomenti sono poco stimolanti,
ne sono consapevole.
Mi basta lasciar vagare il pensiero e vedere dove mi porta.
Scrivere qui è sempre più che rimuginare nella propria mente.
E va bene così.

Sospesi

 

Durante le ferie il nostro ‘menage’ viene totalmente stravolto.
Chiusa la parentesi vacanziera, i giorni trascorsi a casa,
a meno di avere una famiglia di cui occuparsi,
devono essere riempiti in qualche modo.
Dopo un ragionevole periodo dedicato alle faccende domestiche
rimane un lasso di tempo vuoto.
Ecco che arrivano riflessioni esistenziali
alle quali mi dedico istintivamente
che mi portano verso lidi
che sarebbe più salutare non esplorare.
deriva

 

 

Novità

Restare per troppo tempo confinati nei gesti quotidiani

fa sì che si guardi con sospetto qualunque cosa si discosti dal routinario.

Ogni cambiamento, ogni nuovo orizzonte, comportamento o pensiero

finisce per essere percepito come una minaccia.

Un’amara osservazione mentre ascolto cosa mi provocano le novità.

Insofferenze

Ti capita di provare quel disagio.
Goccioline di sudore ti imperlano la fronte.
Il respiro si fa pesante.
Ormai l’insofferenza non è più solo un fatto mentale,
morale o psicologico.
Anche il fisico la manifesta.
Ti devi allontanare per forza
dalla fonte di disturbo
uditivo, visivo, sensoriale in senso lato.
Sarà anche questo un regalo dell’età?

Una citazione

Dietro a un brutto modo di fare c’è quasi sempre una storia, un percorso doloroso da capire e raccontare. Se uno c’ha il palo in culo è spesso perché qualcosa è andata storta in qualche salto in alto della vita. Nonostante questo mi avvalgo del diritto di non indagare, di quella favolosa reciproca facoltà di archiviare le persone che ti fanno, con tutto il rispetto, semplicemente cagare.

 

Cit. Enrica Tesio.

Mi piace come scrive. 

L’ho citata perché parla come farei io nella mia forma migliore, se ne avessi una.