L’uomo normodotato

L’uomo Normodotato

Che alcune persone partano da una posizione di vantaggio dovrebbe essere chiaro a tutti. Ma molto spesso l’evidenza si scontra con la chiusura dell’ignoranza. A titolo di metafora poniamo l’esempio di una persona normodotata di gambe, che può quindi camminare, correre, salire e scendere le scale, viaggiare, scendere dal letto e subito correre in bagno o a bere il caffè. Poniamo il caso di una persona che per nascita, per disgrazia, per età avanzata, per malattia non abbia una gamba, oppure ne abbia perso l’uso. Eppure questa persona ha bisogno di camminare per poter vivere, di far qualcosa. E’ vero ci sono le protesi. La persona dall’intelligenza normale sa benissimo che c’è una differenza abissale fra un normodotato di gambe e una persona che non lo è. Anche se questi userà delle protesi non sarà mai la stessa cosa. La persona chiusa nel suo mondo valuterà l’altro con i suoi limiti negando perfino l’evidenza.

Dirà: “Pure io fatico a camminare, ho battuto contro lo spigolo del comodino, mi sono svegliato stanco”. Il problema è che si convincono di quello che dicono. Se gli fai notare che c’è differenza fra il dolore di due o tre giorni del mignolo ed una persona che non ha più una gamba ti aggrediscono pure e iniziano ad elencarti tutte le volte che hanno battuto il mignolo.

In questa storia parlerò di sentimenti, momenti di difficoltà sociali, situazioni che non ti sei andato a cercare, in cui ti sei ritrovato dentro pur non avendo fatto niente di male. Per una persona che ha una forma qualsiasi di diversità diventa un lusso, perfino, fare le cose che le persone normali riescono a fare con tranquillità o almeno con più facilità. Se si cerca d’attirare l’attenzione con il solo fine d’avere comprensione e calore, sono tante le persone che da due metri più su per situazioni economiche o status familiare – assumendo un atteggiamento difensivo-aggressivo, come se volessi portar via qualcosa di loro – ti fanno vergognare d’aver parlato.

Ci sono varie forme di diversità e di handicap. Le più pericolose però sono la miseria di cuore e l’intelletto ristretto, proprio perché non visibili ma subdole: possono uccidere lentamente chi ne subisce gli effetti. Ci sono persone che affrontano grandi difficoltà e lottano per far credere a se stesse di avere piccoli problemi, mentre altre che hanno piccole e comuni difficoltà  raccontano al prossimo di avere grandi tribolazioni.

L’uomo normodotatoultima modifica: 2019-03-18T12:02:09+01:00da Storiadiunaregina

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