in senso proprio e figurato

The Death Valley Run II on Behance

 

 

Immensa è la mia solare evidenza,

sono quel deserto taciturno, e solitario,

il tempo ha volato, secoli sono passati,

nell’introverso infinito.

Il mio silenzio è leggenda, ma oggi, ho deciso,

per la prima volta,

mi esprimo diversamente

dal tacere o dal piangere in silenzio.

Si, perché se taccio,

e l’indifferente faccio scrivendo

una cascata di lacrime,

finalmente, oggi, ho deciso,

rubo, ai miei “simili”

il loro selvaggio linguaggio.

La mia dimora non cercatela,

è nascosta in quel Sud

dove la pioggia è benevolenza

ed il sole completezza.

La mia anima, inimmaginabile per la vostra mente,

racchiude ricchezze e bellezze ancora vergini,

da voi sconosciute, e mai esplorate.

Il mio cuore, un immacolato deserto,

dal valore inestimabile,

dall’esistenza nemmeno sospettata

e da non calpestare.

La mia pelle, sognatevela,

è sabbia, di una rosa il petalo,

che piange rugiada,

morbida lava di un vulcano addormentato,

è sacra-vietata, destinata all’eletta da me scelta.

Mormorate di me, e mi inventate,

senza mai indovinarmi.

Ieri, scoglio di ghiaccio che non si scioglie,

oggi mostro d’indifferenza,

che non risponde all’appello dei sensi,

domani circondato da eterna barriera

di fuoco senza breccia,

e di Ulisse la disgrazia e l’odissea.

Sensibile-discreto, vi sento, vi ascolto,

vi osservo e nella vostra anima in silenzio entro,

vi esploro, ed esco in punta dei piedi,

la vostra vogliosa sostanza rifiuto.

La mia umana essenza, di stoica desertica,

incompreso e frainteso,

genera in voi, mistero e fascino.

Vi sembro poco banale,

strano estraneo tra tanti cliché,

e mille domande vi fate.

Voi, nel vostro disagio di fronte

alla mia eterna nostalgia

di delicato romanticismo,

e “l’impenetrabile”mio essere,

in senso proprio e figurato.©

D.F.

D.F.

in senso proprio e figuratoultima modifica: 2018-06-24T14:26:47+02:00da ilcorrierediroma
Share via emailSubmit to redditShare on Tumblr

Lascia un commento