Accelero il passo per sfruttare la guida che le stelle mi danno. sono la lettera con cui, senza sofismi né possibili paralogismi, mi oriento. non solo sul piano fisico, geografico, ma su altri piani meno visibili ad occhi impreparati. non iniziato.
senza di loro mi fermo. Mangio e riposo. Mi preparo, fisicamente e spiritualmente, per un nuovo cammino non appena appariranno in cielo.
attraverso di loro vedo il percorso da seguire, illuminato dalla loro luce diffusa, a volte rafforzata dal freddo chiaro di luna.
Mi preparo per la riunione con il mio patrono. fonte di gentilezza. oracolo attraverso il quale passa la voce degli dei. tale è la saggezza e le profezie corrette e giuste che egli pronuncia.
Steso, per terra, il mantello da viaggio che mi copre e dove, poco dopo, riposerò. Accendo un piccolo fuoco e lo scaldo, idratandoli con l’acqua, i cibi secchi che porto nello zaino, arricchendoli con le erbe raccolte durante la giornata.
Apprezzo il cibo e tutti i regali ricevuti. infine deponi il corpo e riposa.
è allora che la fatica comincia ad inondare i muscoli fino a liberarsi e il sonno mi copre di pace.