Dai palmi delle mani, l’ansia sgorga … che tutte queste carezze evaporano e piovono con il profumo di gelsomino sulla mia amata,
Possa la brezza dei miei sospiri baciare i suoi piedi come il ricordo di un’onda bacia la sabbia sulla spiaggia e l’amorevole ornamento dei ciottoli abissali.
Il tempo è una costruzione stravagante e muoio dalla voglia di vederti.
Guardo fuori dalla finestra, il percorso lì, a un sospiro di distanza. Autocarri, autobus, automobili, migliaia di storie.
La città ubriaca si ferma sul marciapiede, scuote i suoi vestiti sporchi come per pulire le briciole di un pasto immaginario.
Delirium tremens e una lattina di patè invece del fegato.
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