Scienziati statunitensi hanno scoperto nuove sorprendenti proprietà della vitamina E.

Milioni di persone in tutto il mondo soffrono di demenza senile (
Il morbo di Alzheimer). Questa malattia non solo calpesta senza pietà la qualità della vita umana, ma provoca anche enormi danni all’economia. Ciò è dovuto al fatto che non esiste un trattamento veramente efficace per questa malattia. Ecco perché l’attenzione di tutto il mondo scientifico è rivolta al morbo di Alzheimer: per numero di studi pubblicati, questo argomento è forse uno dei principali.

Uno degli ultimi lavori scientifici riguarda l’utilizzo dell’alfa-tocoferolo, una delle vitamine liposolubili del gruppo E, che ha potenti proprietà antiossidanti. Gli autori hanno lavorato con un gruppo di pazienti con malattia di Alzheimer per un totale di 613 persone. Sono stati divisi in due gruppi: i pazienti del primo hanno assunto vitamina E alla dose di 2.000 UI/die e del secondo un farmaco placebo.

Gli scienziati hanno scoperto che questa vitamina comune può rallentare la progressione dei disturbi funzionali (come problemi con le attività quotidiane di base come fare la spesa, cucinare e così via) nella malattia di Alzheimer da lieve a moderata. Sfortunatamente, durante lo studio non è stato rivelato l’effetto positivo della vitamina sulla memoria e sulle funzioni cognitive (cognitive).

“Dalla scoperta dei farmaci inibitori della colinesterasi, che sono attualmente all’avanguardia nel trattamento del morbo di Alzheimer da lieve a moderato, la scienza medica non è stata in grado di offrire quasi nulla di nuovo a queste persone sfortunate”, afferma Mary Sano, Ph. D. , ricercatore presso la Mount Sinai University (USA). “Nel nostro studio, abbiamo scoperto che la vitamina E riduce il tasso di progressione della compromissione funzionale del 19% all’anno!”

Il significato di questa scoperta difficilmente può essere sopravvalutato, data la disponibilità e la prevalenza della vitamina E in compresse. Questo farmaco può essere acquistato per un centesimo in qualsiasi farmacia, anche nella più provinciale. Gli autori sono convinti che l’alfa-tocoferolo possa e debba essere raccomandato come mezzo di prevenzione secondaria a tutti i pazienti con malattia di Alzheimer.

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I risultati del lavoro scientifico sono stati pubblicati sulla rivista
Giornale dell’American Medical Association.