Il latte materno può aiutare a proteggere i bambini prematuri dallo sviluppo della sepsi

Circa il 10% dei neonati nati prematuri soffre di sepsi tardiva (avvelenamento del sangue), che nella metà dei casi si conclude con la morte

Secondo dati recenti, i batteri che sono migrati dall’intestino nel flusso sanguigno svolgono un ruolo chiave nello sviluppo della sepsi tardiva nei neonati. I ricercatori della Washington University di St. Louis e della famosa Mayo Clinic hanno scoperto che il latte materno può impedire a pericolosi agenti patogeni di contaminare il flusso sanguigno. Il fatto è che contiene una grande quantità di una proteina specifica (stiamo parlando di EGF – fattore di crescita epidermico), che è in grado di frenare la migrazione dei batteri intestinali. Allo stesso tempo, il livello più alto di queste proteine nel latte si osserva proprio nei primi giorni di allattamento, per poi diminuire gradualmente. Gli scienziati hanno condotto un esperimento con topi appena nati, infettandoli con Escherichia coli e poi nutrendoli con latte materno. I risultati hanno mostrato che l’avvelenamento del sangue non poteva essere evitato soprattutto nei casi in cui il latte ricevuto dai bambini non era “promettente” in termini di concentrazione di EGF. A questo proposito, gli autori
la ricerca suggerisce che l’allattamento al seno precoce è il modo più efficace per proteggere i bambini prematuri dalla sepsi.

Il latte materno può aiutare a proteggere i bambini prematuri dallo sviluppo della sepsiultima modifica: 2023-01-18T17:17:15+01:00da karlaensada

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