Nella città cinese di Wuhan, il coronavirus 2019-nCoV è stato diagnosticato per la prima volta a due neonati,
riferisce alla BBC
con riferimento alle autorità cinesi. In uno dei bambini, la malattia è stata confermata solo un giorno dopo la nascita: ci sono tutte le ragioni per credere che il virus gli sia stato trasmesso nell’utero.

Al bambino più piccolo è stato diagnosticato il coronavirus 30 ore dopo la nascita, momento in cui anche sua madre aveva confermato la diagnosi. Tuttavia, non è ancora chiaro come sia apparso esattamente il virus nel bambino. Da un lato potrebbe essere trasmesso anche nell’utero, ma dall’altro in 30 ore il bambino potrebbe avere il tempo di essere infettato dalla madre. Attualmente, il bambino è sotto costante controllo medico, i segni vitali sono stabili.

Il secondo figlio è nato il 13 gennaio ed era sano in quel momento. Anche sua madre era considerata sana. Tuttavia, il 22 gennaio, il coronavirus è stato rilevato in una donna che si prendeva cura della madre del bambino prima e dopo il parto. Nei giorni successivi, sia la madre che il neonato hanno mostrato i sintomi della malattia – non è chiaro quale di loro si sia infettato per primo.

Nonostante le restanti domande, questi due casi confermano che i bambini non sono immuni dalla malattia, come si pensava in precedenza.