Diversi studi hanno precedentemente dimostrato che il pesce grasso è benefico per la salute del cuore. Ora gli scienziati hanno scoperto un altro fatto intrigante: si scopre che protegge le articolazioni dall’infiammazione.
Mangiare pesce grasso (come il salmone) una volta alla settimana o pesce più magro (come il merluzzo) quattro volte alla settimana è sufficiente per ridurre di 2 volte il rischio di sviluppare l’artrite reumatoide.
Lo studio è stato condotto sulla base del Karolinska Institute (Stoccolma, Svezia), vi hanno preso parte 32mila donne. Hanno compilato questionari speciali, in cui è stata prestata particolare attenzione alle domande relative alla dieta. L’indagine ha coperto un periodo di tempo significativo, dalla fine degli anni ’80 alla fine degli anni ’90 del XX secolo.
Gli effetti benefici riportati del pesce sulla salute delle articolazioni hanno un’interpretazione abbastanza chiara (sebbene sia ancora ipotetica). Gli scienziati ritengono che gli acidi grassi omega-3, una sana classe di grassi che si trovano nei pesci marini, dovrebbero essere grati. Questi grassi hanno un potente effetto antinfiammatorio sopprimendo il sistema immunitario iperattivo.
Nell’artrite reumatoide, questa straordinaria caratteristica torna utile. Dopotutto, con questa malattia, l’articolazione viene distrutta proprio a causa della funzione inadeguata del sistema immunitario. In questo caso, la persona soffre di dolore e l’articolazione si deforma gradualmente. L’artrite reumatoide è molto più comune nelle donne che negli uomini.
In generale, i risultati ottenuti dagli scienziati svedesi sembrano molto promettenti, ma ci sono alcune sfumature.
In primo luogo, ci sono differenze demografiche in Svezia e in altri paesi, che possono causare discrepanze nei risultati. In secondo luogo, nonostante sia stato valutato il contributo del fumo (il più importante fattore di rischio!), non è possibile analizzare con precisione matematica questo aspetto. In terzo luogo, sono stati ottenuti risultati estremamente contrastanti per gli integratori alimentari contenenti omega-3 (come, ad esempio, le famose capsule di olio di pesce). Gli scienziati attribuiscono questo al fatto che in Svezia questi integratori sono molto impopolari, quindi è difficile identificare una relazione adeguata tra il loro uso e il rischio di artrite reumatoide.
Ma in ogni caso, gli esperti concordano sul fatto che il pesce deve essere presente nella tua dieta. Certamente non su base giornaliera, ma sicuramente una o due volte alla settimana.
Questo studio è stato pubblicato su Annals of Rheumatology (
Annali delle malattie reumatiche
).