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immaginando le proteine, gli scienziati hanno scoperto che i ritardanti di fiamma contenenti bromo, ampiamente utilizzati come materiali refrattari, possono imitare gli ormoni estrogeni nel corpo umano e causare disturbi ormonali.

“Stiamo cominciando a capire come agiscono i ritardanti di fiamma nel corpo umano”, afferma la dott.ssa Linda Birnbaum, direttrice del National Institute of Environmental Sciences. “Utilizzando la tecnologia 3D, possiamo letteralmente vedere come le sostanze refrattarie entrano nel corpo umano e si legano a varie proteine, in modo simile agli estrogeni”.

Birnbaum ha condotto lo studio sulla sicurezza refrattaria del National Toxicology Program. Ha riunito un team di biologi e medici che stavano studiando uno dei più comuni ritardanti di fiamma, il tetrabromobisfenolo A (TBBPA). Dati pubblicati in precedenza che questa sostanza provoca tumori in ratti e topi.

Il fatto è che i ritardanti di fiamma nel corpo umano si legano all’enzima sulfotransferasi coinvolto nel metabolismo degli estrogeni e lo inibiscono. Di conseguenza, troppi estrogeni si accumulano nel corpo.

Esistono centinaia di refrattari diversi, suddivisi in classi in base alla loro struttura chimica. I ritardanti di fiamma bromurati sono utilizzati nella produzione di elettronica, mobili, materiali da costruzione, automobili e altri. Attualmente sono in corso studi sui loro effetti sul sistema endocrino, immunitario, riproduttivo e nervoso.

Questo studio ha utilizzato la cristallografia a raggi X per modellare l’attività dei ritardanti di fiamma nel corpo. La cristallografia ci permette di comprendere la struttura delle sostanze fino agli atomi, nonché di visualizzare la loro interazione con gli enzimi. Gli scienziati hanno studiato in che modo il TBBPA e il suo derivato BDE-47 (BDE-47) si legano alla sulfotransferasi rispetto agli estrogeni naturali. In particolare, è stato riscontrato che il TBPRA interagisce con la sulfotransferasi esattamente allo stesso modo dell’ormone estradiolo.

Molti ritardanti di fiamma, compreso il BDE-47, non vengono più prodotti in alcuni paesi come gli Stati Uniti, ma persistono nell’ambiente per lungo tempo. Le persone possono entrare in contatto con queste sostanze attraverso cibo, oggetti domestici, automobili, polvere e altro.

Naturalmente, abbiamo ancora molta strada da fare per capire come si comportano i ritardanti di fiamma e i loro derivati nel corpo, affermano i ricercatori. “Tuttavia, speriamo di aver raccolto almeno un pezzo di questo puzzle”.

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Questi materiali si basano su pubblicazioni del National Institute of the Environment, USA.