Gli scienziati americani hanno scoperto che i disturbi dell’andatura che si osservano nella malattia di Parkinson possono essere corretti se al paziente viene dato un certo ritmo di deambulazione.
Cos’è il morbo di Parkinson?
Il morbo di Parkinson è una malattia neurologica progressiva caratterizzata da disturbi del movimento. La malattia di Parkinson di solito si sviluppa in età avanzata; con l’età, aumenta il rischio di sviluppare la malattia. I fattori di rischio per lo sviluppo della malattia di Parkinson includono il sesso maschile e la presenza della malattia in parenti stretti.
Sintomi della malattia di Parkinson
- Il tremore (tremore) si verifica a riposo e appare prima nelle dita o nella mano di una mano, quindi si diffonde all’altro braccio e alle gambe. A volte c’è un tremore della testa, delle palpebre, della lingua e della mascella inferiore.
- Diminuzione dell’attività motoria. I movimenti attivi si verificano dopo un certo ritardo, il loro ritmo viene rallentato. Il paziente cammina a piccoli passi, mentre i piedi sono paralleli tra loro.
- Un aumento del tono muscolare in alcuni gruppi muscolari porta alla formazione di una caratteristica “postura da mendicante”: il paziente si china, la testa è inclinata in avanti, le braccia sono piegate al corpo, anche le gambe sono leggermente piegate articolazioni dell’anca e del ginocchio.
- Perdita di equilibrio. Durante il movimento, la posizione del centro di gravità viene disturbata, a seguito della quale il paziente perde stabilità e cade.
- Discorso e scrittura compromessi. Il discorso è privo di espressività, monotono e tende a sbiadire; la calligrafia diventa piccola.
L’essenza dello studio
Molti malati di Parkinson non hanno difficoltà a camminare nello studio del medico, ma non appena escono dalla porta dell’ospedale iniziano a cadere. Il fatto è che per strada ci sono molti ostacoli insoliti per il paziente. Pertanto, per lo studio, gli scienziati hanno cercato di creare condizioni il più vicino possibile alla vita reale.
Lo studio ha coinvolto 15 volontari sani di età compresa tra 18 e 30 anni. In primo luogo, i partecipanti allo studio hanno camminato al loro ritmo abituale, quindi al ritmo stabilito dal metronomo utilizzando segnali visivi, uditivi o tattili.
I risultati ottenuti indicano che i segnali uditivi hanno la maggiore influenza sull’andatura umana, mentre i segnali visivi non hanno alcun effetto.
Questa proprietà può essere utilizzata per la riabilitazione di pazienti con malattia di Parkinson.