Favole di Egidio: la principessa Cristina (per adulti)

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(racconto di tipo verde e nero)

tempo teorico da dedicare per la lettura 25 minuti..

FAVOLA DI EGIDIO..

LA PRINCIPESSA CRISTINA..

INTRODUZIONE: una principessa credeva nell’amore che migliora se stesso, che cambia le regole per vincere, molti principi la volevano in moglie, ma lei era indecisa…

INIZIO

Favola: La principessa Cristina

In un regno lontano .…ma è meglio dire nel fantasioso mondo delle favole,

C’era una volta una facoltosa regina, che cercava un marito per sua figlia che si chiamava Cristina..poiché voleva da lei un erede.

Ma la figlia Cristina era negligente al riguardo e non voleva sposarsi, nonostante fosse molto bella ed gli spasimanti numerosi, ella era sempre indecisa.

“Sentite madre, secondo me..essi non mi meritano..non è giusto che abbiano i miei soldi e parte del tuo regno…che avranno sposandomi un giorno!”..disse la figlia a sua madre la regina…

“Io non voglio sposare una persona qualsiasi, una persona comune!” aggiunse la principessa

Ma la madre regina insisteva ..”devi rischiare…figlia mia..è tempo che mi dai un erede!”

Così un giorno viste le insistenze della madre..la figlia cedette alla sua volontà..e accettò di prendere marito..

“Mi sposerò cara madre..ma sarò io a decidere con quale criterio sceglierò il mio futuro marito.. questa è la mia condizione!” affermò risoluta la principessa

La regina vedendo la figlia così decisa..acconsentì al suo capriccio.

“Va bene sceglierai tu il criterio con il quale lo sposo ti piacerà!” disse la regina madre…

La settimana dopo furono invitati tutti i pretendenti alla sua mano

I pretendenti furono presentati alla principessa ed a ognuno di loro la principessa consegnò l’occorrente obbligatorio per partecipare alla competizione dicendo:

“Ecco una tela bianca, e molte boccette di colore differente e una matita e dovete usare solo queste tre cose per partire tutti alla pari…il vostro amore per me, farà la differenza.

Se mi amate dipingete utilizzando queste tre cose e solo con queste tre cose un dipinto un quadro che rappresenta l’amore!” fatelo per me… per piacermi, dipingetelo per me..

Tornate tutti tra una settimana ..colui che ha dipinto il quadro che mi piacerà di più….sarà mio marito!” disse la principessa Cristina.

Dopo una settimana, essi tornarono a corte..portando con se i dipinti utili alla selezione…tra loro c’era un principe, il più giovane, di nome Sergio..che aveva dimostrato più abilità degli altri dipingendo infatti un bel quadro molto colorato..…ma che strano gli altri principi avevano invece tutti un quadro senza colori e completamente bianco..con solo dei tratti di matita..

Dovete sapere che il principe Sergio aveva tentato più volte di dipingere con i colori consegnati a lui dalla principessa.. …ma secondo lui i colori che gli avevano dato erano difettosi…causavano nel dipingere su quella tela…la scomparsa delle parti colorate..il dipinto svaniva evaporando tutto ad un tratto..

Così il principe Sergio per non consegnare una tela tutta bianca..che a lui dispiaceva farlo..era secondo lui da perdente farlo….aveva deciso di disobbedire alle regole..ed aveva quindi cambiato le boccette dei colori..tutte le boccette di colori aveva cambiato per vincere….e per questo il principe Sergio riuscì a dipingere un bel quadro che rappresentava “l’angelo dello amore..”

Con stupore Sergio notò che gli altri principi portavano con loro invece, dipinti tutti bianchi..solo tratteggi fatti a matita..ed erano tristi ed insoddisfatti per il loro lavoro… dispiaciuti per aver deciso di obbedire alle regole..

Giunse il suo turno e con coraggio, il principe Sergio, consegnò alla principessa Cristina ugualmente il suo bel dipinto tutto colorato…

Quel giorno la principessa scelse tra i quadri portati a lei il più bello ..il quadro più bello dedicato a lei era quello del principe Sergio..…non c’erano dubbi al riguardo e quindi decise in questo modo, la principessa Cristina dopo aver giudicato le numerose opere ricevute..si avvicino al giovane principe di nome Sergio..e scelse lui come sposo.

“Ecco questo è il mio sposo..scelgo lui il principe Sergio!” disse alla regina sua madre.

Dovete sapere che la principessa Cristina aveva consegnato furbescamente a tutti i pretendenti dei finti colori, che sbiadivano appena appoggiati sulla tela del quadro…lo aveva fatto per capire come i principi pretendenti alla sua mano, avrebbero reagito a tale difficoltà..

A questo punto la regina, non sapendo nulla della furbizia della figlia, chiese alla principessa di giustificare questa scelta che le aveva consigliato di sposare il principe Sergio, di certo la interpretazione dell’amore raffigurata sul quadro di quel principe, era molto più abile di quella degli altri, in quanto lo aveva reso superiore a tutti gli altri pretendenti.

Cristina invece rispose: “io cara madre, sposerò il più intelligente tra questi principi..infatti questo giovane principe di nome Sergio…non potendo disegnare e nemmeno dipingere per mia colpa ed intenzione ..mi ha consegnato ugualmente un bel dipinto..il quadro più bello è questo cara madre… la sua furbizia ha vinto il mio stratagemma ed il suo dovere di migliorare la realtà mi ha affascinato…questo principe sarà mio marito… il suo coraggio di cambiare le regole dimostra che ci tiene a me più degli altri, che invece mi hanno consegnato un quadro in bianco con solo dei tratti a matita..devi sapere cara madre che per me, il vero amore è questo, aver capito che è necessario migliorare se stessi..per piacere a chi si ama..ed a chi si vuole sposare..

Un amore che non si arrende ai motivi infantili della sincerità, sà tenere nascosti i suoi segreti, e vuole vincere…migliorando se stesso continuamente, per ottenere il miglior giudizio, in quanto é così che l’innamorato dimostra che la donna che ama è per lui importante!”.

Cristina si avvicinò al principe e chiese a Sergio: “ Tu mi ami?” ed il principe rispose:

“ Si! mia principessa, mi piaci e ti amo, ho dovuto agire furbescamente per averti..perchè ci tengo tanto ad amarti…poiché sono veramente innamorato!”,

“Sono certa che sei un principe più innamorato di me degli altri…non mi vuoi sposare per solo interesse…per questo ti sei impegnato…quindi accetto di maritarmi con te!”… disse Cristina contenta.

I due principi Sergio e Cristina si sposarono e vissero felici e contenti…e fu felice anche la regina, quando diventò nonna in quanto ebbe finalmente dei nipoti dalla figlia…

Morale:

Anche la vita a volte è severa ….se non ci dona capacità e fortuna..con la quale avremmo potuto dimostrare bravura al prossimo ed al mondo..ugualmente però molti sanno apprezzare il coraggio di cambiare le regole del gioco..il buon fine giustifica il mezzo…e qualcuno tra questi coraggiosi ha raggiunto l’obbiettivo desiderato..

Questa favola dimostra come alcuni uomini semplici, preferiscono avere per moglie una donna più pratica e quindi meno idealista…allo scopo di essere capiti se dovessero un giorno essere obbligati a cambiare le regole per evitare punizioni severe..

Fine

Autore: Egidio Zippone

(Milano, Marzo 2023)

Giudizio: interessante, furbo

voto (da 5 a 10): 9

 

FAVOLE DI EGIDIO: il gruppo e l’ individuo (per adulti)

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(racconto di tipo verde e bianco)

tempo teorico per la lettura 20 minuti

FAVOLE DI EGIDIO..

IL GRUPPO E L’INDIVIDUO

Introduzione: anche chi non merita può ricevere aiuto dall’Essere puro…occorre però che qualcuno interceda per lui..

Favola: il gruppo e l’individuo..

Inizio

C’era una volta, nel mondo delle favole, un individuo umano che preferiva fare sempre cose divertenti….

ma questa persona era un peccatore, poiché era sospettato di incoerenze sessuali e molti lo pensavano matto come uomo..

questo peccatore si annoiava dicevo, ed un giorno per passare il tempo in modo divertente, decise di partecipare ad una gita su una barca navigando sul mare, che comprendeva anche un immersione con le bombole nelle profondità del mare vicino ad una isola sommersa..

il nostro amico si iscrisse alla gita per fare delle foto sotto il mare e soprattutto per divertirsi, e il mattino dopo parti con la barca per il mare per una località marittima che si diceva nascondeva sotto la superficie del mare una ambiente marino molto bello..abitato da molte creature marine e con molti coralli..

ma mentre era sulla barca insieme agli altri sommozzatori, poco prima di giungere a destinazione, l’organizzazione spirituale della nave aveva un problema, e lo Spirito dell’Uomo Integerrimo consigliò parlando nella mente a tutto lo equipaggio della barca e disse: “l’unico uomo non integerrimo é quello lì, quindi è lui che deve tenere nella mente l’essere impuro, “il matto”…tutti gli altri partecipanti alla gita vedendo vantaggiosa questa decisione diedero parere favorevole a questo criterio meritocratico, ed il nostro amico non poté impedire che l’essere impuro si incarnasse in lui, quindi diventò l’individuo posseduto da uno spirito matto..

tutti i partecipanti alla gita subacquea si misero le bombole e si tuffarono in mare pieni di ottimismo, ed il nostro amico suo malgrado anche lui si tuffò in acqua con la sua macchina fotografica subacquea pronta all’uso..

ma mentre il nostro amico si trovava sotto acqua si sentiva strano: la gola gli diventò ad un tratto molto asciutta e le labbra diventarono secche, si sentiva nervoso ed aveva difficoltà ad immergersi..oltre che provava un forte mal di testa..e lo prese una fastidiosa paura..

e pensò: “provo queste cose poichè sto facendo la immersione subacquea posseduto da uno spirito matto, oh! povero me! come farò a provare la legittima gioia di nuotare sotto acqua, come farò a divertirmi, se non posso essere a mio agio fisicamente e spiritualmente?..”

il Signore della Natura, lo udì e pensò provando pietà per lui: “costui sta male e siccome anche lui é una mia creatura lo aiuterò a stare meglio!” fu così che il Signore della Natura ordinò: ” Spiriti del Cielo, vi comando, date a quel mortale in difficoltà, un Essere puro, che sia tolto lo spirito matto e subito incarnato in quello individuo che si trova ora in mare un Essere puro, in questo modo la mia creatura discriminata, starà meglio nella salute, poichè fare le cose difficili posseduto da uno Spirito matto può diventare pericoloso!”

Intanto sotto l’acqua del mare, lo spirito matto diceva in telepatia al sommozzatore che possedeva: ” visto che hai le labbra secche e la gola asciutta..perchè non bevi l’acqua del mare ti rinfrescherà la gola di certo!”

“oh! povero me!” disse il sommozzatore “guarda che consiglio strambo mi ha dato è proprio matto!”

ed il sommozzatore tornò in superficie stufo di nuotare in quel modo..stufo di quella possessione dannosa..

quando di improvviso un essere luminoso di ectoplasma di luce bianca, usci dalle nuvole del cielo e velocemente volando verso il mare, raggiunse la testa ed il corpo del sommozzatore ed ordinò allo spirito matto di andarsene e liberato finalmente il corpo del sommozzatore si incarnò Lui stesso nell’individuo umano..

e cosa accadde al sommozzatore?

all’improvviso il sommozzatore sentì in tutto il suo corpo un senso di benessere e si calmò..in quanto si era incarnato l’Essere puro in lui…ed aveva capito che ora sarebbe stato meglio..il sommozzatore lo aveva intuito..ed il sommozzatore decise di immergersi di nuovo e di continuare a nuotare sotto acqua..la sua fisiologia tornò normale..

il nostro amico si sentiva finalmente bene…tutta la natura gli era diventata amica..il sommozzatore provava una bellissima sensazione armoniosa con il creato e con il mare e le creature marine non fuggivano quando lo incontravano..ed il nostro amico poteva accarezzarle e fotografarle..perfino gli squali.. di solito aggressivi….adesso non sembravano più un pericolo per lui..il sommozzatore dava loro da mangiare del pesce e poi faceva loro delle foto…laggiù una tartaruga marina..poco distante una manta dal dorso nero nuotava vicino a lui…il sommozzatore era felice finalmente.. gli pareva di essere in un luogo simile al Paradiso..luogo spirituale dove non esiste nessuna pazzia e governa soltanto l’armonia tra le creature..il sommozzatore riuscì a fare molte foto..

Dopo una ora di questa sensazione di armonia.. costituita da buone sensazioni.. il sommozzatore tornò in superficie e sali sulla barca…era stanco ma contento… aveva finalmente trascorso una bella giornata.. come non gli capitava da tempo..

La barca nel pomeriggio, tornò in porto…non ci furono incidenti e nessuno tra i partecipanti stette male..

tornato a casa il nostro amico, che riteneva la sua anima un individuo umano, tornò se stesso spiritualmente, poichè ormai era al sicuro..ed il Signore della Natura si riprese il suo Angelo..e lo riportò in cielo..

Morale:

molte persone che chiedono aiuto forse non meritano di essere aiutati…ma il Signore della Natura può decidere in modo straordinario, una saggezza divina lo consiglia, e così è possibile che capitano miracoli che aiutano anche i peccatori..

Fine

autore: Egidio Zippone

Milano, Marzo 2023

giudizio: originale, serio

voto: (da 5a 10): 9