Favola di Egidio: il re furbacchione (per adulti)

Re-Carnevale

(racconto di tipo verde)

tempo teorico dedicato per la lettura circa 15 minuti

FAVOLE DI EGIDIO

IL RE FURBACCHIONE..

INTRODUZIONE: Favole che fanno discutere: a volte le autorità ci tengono troppo a creare un paese dove il suo popolo si debba identificare in un unico pensiero ed una sola volontà…basata sul populismo..

A volte le autorità di stato o le autorità di un azienda, esagerano perseguitando le minoranze di opinione e discriminando i pochi, al solo scopo ipocrita di creare una coscienza di popolo che a volte si è dimostrata crudele con qualcuno..questa favola é un rimprovero a chi ha deciso in questo modo per i suoi cittadini e dipendenti..

Favola: Il re furbacchione..

Inizio

Un giorno nel mondo delle favole, un re di nome Onofrio, preoccupato per il futuro del suo regno, disse al suo primo ministro:

“il mio popolo non mi pare unito in una forte coscienza che farebbe di esso una nazione, facciamolo sentire unito mettendolo ad esempio contro qualcuno consigliandolo con ragionamenti e definizioni da noi escogitate”

“Si! Mia maestà..sarà fatto!”

ed il primo ministro ci pensò ed ordinò la persecuzione ovunque delle persone zoofile…esse furono maltrattate e punite…. finchè esse si estinsero in tutto il paese.

E l’importante per molti diventò: l’importante é: “che non siamo zoofili!”..

Ma il re dopo qualche anno vide che tutto il paese si era purtroppo nuovamente rabbonito e quindi disse ancora:

” Il mio popolo mi pare ancora rilassato e non ancora unito in un unico pensiero che farebbe di esso una nazione, dimostriamo la sua buona volontà  mettendolo contro qualcuno con ragionamenti e definizioni mediante nostri consigli ideologici..

“Si! Mia maestà sarà fatto!”

Ed il primo ministro, notando che gli zoofili erano stati già vinti e scomparsi, ordinò quindi la persecuzione di altri, ovunque le persone pedofile..furono maltrattate e punite..finchè esse si estinsero in tutto il paese..

E l’importante per molti diventò: l’importante é: “che non siamo pedofili!”..

Ma dopo qualche anno il re vedendo che tutto si era di nuovo calmato…disse ancora:

” Il mio popolo non mi pare ancora unito in una unica coscienza che farebbe di esso una nazione, facciamolo sentire uguale e unito mentre maltratta e disprezza qualcuno con ragionamenti e definizioni da noi consigliate…”

“Si! Mia maestà sarà fatto!”

Ed il primo ministro, notando che gli zoofili ed i pedofili erano stati già vinti ed esiliati, cosi decise ed ordinò la persecuzione di altri, ovunque le persone omosessuali..furono maltrattate e punite..finchè esse si estinsero in tutto il paese..

E l’importante per molti diventò: l’importante é: “che non siamo omosessuali!”..

Passarono gli anni ed il re vedendo che il popolo era tornato nuovamente apatico e demotivato a fare dei rimproveri..disse ancora:

” Il mio popolo non mi pare ancora mentalmente unito in un unico pensiero che farebbe di esso una nazione, creiamo un gruppo numeroso ed unito che maltratta e disprezza qualcuno ritenuto diverso da nostri ragionamenti e definizioni da noi istigate…”

“Si! Mia maestà sarà fatto!”

Ed il primo ministro, non sapendo con chi prendersela e chi ancora perseguitare, poiché non restava nessuno degno di questo, infatti zoofili, pedofili ed omosessuali erano stati tutti già vinti ed esiliati, decise di ordinare la persecuzione ovunque delle persone che tradivano l’amore del coniuge…si! la persecuzione di chi ha commesso adulterio…ma il re quando lo venne a sapere..avvertendo un pericolo per lui.. su questa iniziativa all’improvviso ci ripensò e stranamente si stupì di questa nuova buona intenzione del suo governo… poiché secondo lui si offendeva la libertà della gente… e chiese le dimissioni del primo ministro per impedire la stipula di una legge che lo danneggiava..

Conclusione:

Si! Il mondo a quanto pare è in mano ai furbi..

il metodo di identificarsi in un unica idea che consiglia di disprezzare e di maltrattare qualcuno facendolo ritenere un diverso dalla gente, al solo scopo di creare un paese unito, é un metodo malvagio..in quanto avvantaggia sempre gli stessi..

Molto meglio per la salute dell’individuo che il malumore delle cose fatte male si distribuisca nell’animo di tutti i peccatori indistintamente….in questo modo la crisi esistenziale sarà più sopportabile per molti esseri umani…il peso del malumore che causa stress alla salute si diluirà in questo modo su più spiriti erronei, permettendo una vita normale a molti..e così si potrà dire: “mal comune mezzo gaudio!” é questo il vantaggio di saper giudicare l’erroneità umana con onestà..

.

Fine

Autore: Egidio Zippone

Milano, Settembre, 2015

Favola di Egidio: un bel paese crede nel libero arbitrio (per adulti)

paesaggio
(racconto di tipo verde)

FAVOLA DI EGIDIO..

UN BEL PAESE CREDE NEL LIBERO ARBITRIO..

INTRODUZIONE: da sempre i peccatori vorrebbero che i loro errori siano permessi, ma per non essere pensati matti occorre che si vieti almeno qualcos’altro..

Inizio

C’era una volta, nel mondo delle favole, un bel paese, un paese chiamato “permetto questo ma non quello!”..

Era piacevole vivere in questo paese, poichè i peccatori vivevano in pace, nessuno era pignolo nel giudicare il vicino di casa, e non era nemmeno un paese di matti, poichè i peccatori potevano anche vietare qualcos’altro accontentando in questo modo il perbenismo..

E così tutti in questo paese permettevano qualcosa e tutti vietavano qualcos’altro..

e quando il permettere ed il vietare erano in contrasto tra loro a causa dei numerosi abitanti, non era un problema per loro, poichè nel loro paese si erano tutti convinti di farsi consigliare dal libero arbitrio..e quindi si poteva portare pazienza in nome della tranquillità quando capitava che qualcuno aveva scelto di vietare quello che qualcun’altro permetteva..

E la vita in questo paese trascorreva felice e pacifica, poichè erano poche ed erano facili da risolvere le difficoltà in questa società così organizzata..

Venne a sapere di questo modo di organizzare la morale un mago, chiamato il mago “Pignoletto”..

Che viveva in un paese vicino e questo mago per protestare andò dal sindaco e disse:

se si può oltre che a vietare, permettere qualcosa, a cosa servono le regole del perbenismo?

Tutti in paese erano diventati contrariati da questa domanda pignola…

e così il sindaco che si chiamava la “Lecosegiustesondipiù” ed il suo segretario che si chiamava “Lamaggiorparte” in loro aiuto risposero:

“in questo paese tutti siamo convinti che la vita degli esseri umani è stata creata dal Signore della Natura evolvendola dal mondo degli animali, si! il Signore della Natura ci ha creati insieme agli animali e noi pur avendo una sembianza umana abbiamo origini umili e povere, riteniamo di conseguenza che le buone regole seppur giuste siano e risultano per nostra esperienza troppo difficili da rispettare e troppo complicate per il vivere nel modo integerrimo deciso dai perbenisti per noi paesani..e consigliamo a chi vuole interpretare le regole almeno in famiglia utilizzare un modo privato…di permettere qualcosa pur vietando almeno un’altra cosa, così non siamo presi per matti dai turisti, poichè anche noi sappiamo vietare infatti è così bello vietare tutti ci tengono a farlo sapere che sanno vietare, poichè dovete sapere che i veri matti non vietano nulla..”

Fu così che il mago Pignoletto decise che sarebbe andato a vivere in un altro paese, dove si riteneva che il Signore delle Favole e la Dea Fantasia avevano creato gli esseri umani insieme agli Angeli, di certo in quel paese gli esseri umani erano più severi con chi aveva sbagliato, e se ne andò tutto indispettito a vivere laggiù..

il sindaco del paese allora disse: “lasciatelo andare via quel mago..poichè non ha capito…che nel nostro paese le buone regole possono restare anche se le interpretiamo in modo generico, poichè in ogni modo danno un orientamento al giudicare sostanziale l’esistenza umana …poichè già sappiamo che molti tra noi hanno errori di già e siamo quindi tutti uguali seppur differenti..”

esiste infatti una morale pubblica che ci rende tutti uguali ed una morale famigliare che ci rende tutti differenti..

Morale

Dove governa il libero arbitrio, la vita può trascorrere tranquilla ed in pace, dove governa la libertà di opinione nessuno litiga per imporre le proprie regole famigliari e quindi ritenute sola furbizia dal prossimo..

Fine

autore: Egidio Zippone

Milano, Maggio 2023

giudizio: interessante

voto (da 5 a 10): 9