Favole di Egidio: la musica magica (per ragazzi)

OIP

 

(racconto di tipo verde e nero)

FAVOLE DI EGIDIO..

LA MUSICA MAGICA

INTRODUZIONE: Il suono e la musica hanno poteri magici sugli spiriti ..poteri in grado di guarire chi soffre di disturbi mentali..

Favola: la musica magica

inizio

C’era una volta, nel magico mondo delle favole, un lontano paese..

Dovete sapere che gli abitanti di questo piccolo paese, dopo essere stati bene per molti anni all’improvviso un giorno si svegliarono e cominciarono a stare male ad avere disturbi..

Qualcosa di spirituale perseguitava il villaggio, anime matte e dannate, vagavano per le case del paese, tormentando gli abitanti, questi spiriti dispettosi incarnandosi causavano insonnia, pigrizia, depressione, ed altri vari disturbi della salute agli abitanti del paese, sia le persone più forti che le persone più deboli ne soffrivano di questo subire spirituale che causava a volte malattie psicosomatiche..

Fu così che tutti gli abitanti chiesero aiuto al sindaco..

Dovete sapere che quel giorno stava passando da quel paese, un mago, un bel giovane tutto vestito di nero che tutti chiamavano “il mago della musica”

il mago della musica avendo capito che il problema degli abitanti del  paese era causato da esseri spirituali impazziti…disse al sindaco che lui era in grado di aiutare tutto il paese…

ed il sindaco rispose: “e tu mago cosa vorrai da noi in cambio del tuo aiuto?”

il mago della musica rispose: “voglio solo per me un forziere pieno di pepite di oro!”

il sindaco disse: “avrai il tuo compenso richiesto, soltanto dopo che sarai riuscito a risolvere il grave problema che subisce il mio paese!”

“d’accordo..io risolvo il problema..e tu sindaco mi dai il premio pattuito!”

quello stesso giorno il mago della musica mise su un carretto uno stereo funzionante a  batteria collegato ad  un amplificatore..accese lo stereo  e dallo amplificatore si cominciò a sentire una musica molto ritmica..

il giovane mago trascinò il carretto con lo stereo che trasmetteva la musica per tutte le strade del piccolo paese..si vede che la musica era una musica magica,  poiché accadde che da ogni casa del paese dove transitava il mago..a sentire il suono della musica, si videro uscire gli spiriti matti che apparivano di tutti i colori di tipo ecto-plasmico, si videro gli spiriti disturbanti dicevo, uscire dalle case ballando e cantando al ritmo della musica..e tutti gli spiriti seguivano il giovane mago ed il suo carretto musicale..

dovete sapere che il giovane mago camminò portando la sua musica per le strade del paese per tutto il giorno e per tutta la notte, finché finalmente al sorgere del sole, il giorno dopo, il mago decise di spegnere  lo stereo..e cosa accadde, all’improvviso tutti gli spiriti matti vedendo che la musica era terminata entrarono nello stereo da dove la musica era scaturita, facendosi  piccoli piccoli, e diventarono prigionieri, erano diventati come prigionieri della musica magica e dello stereo..

Fu allora che il mago si allontanò dal paese e si diresse verso una zona disabitata..giunto nei pressi di un porcile pieno di maiali..e avendo capito che non c’era nessuno abitante umano li vicino..il giovane mago decise che era il momento di riaccendere lo stereo..e così fu..premette il pulsante e la musica magica ricominciò..il giovane mago si nascose in un nascondiglio poco lontano  e dovete sapere che tutte le anime matte e dannate che erano diventate prigioniere della musica magica tornarono libere..uscirono dallo stereo mettendosi a ballare ed a cantare..

le anime matte si guardarono intorno..e si accorsero  che erano in un luogo disabitato..che li vicino c’erano solo i maiali di un porcile e decisero da loro, bisognose di provare vera vita, in quanto erano diventate piene di sensazioni aride, perchè dovete sapere che nello stereo si stava scomodi..gli spiriti matti si accontentarono e decisero tutti di incarnarsi nei maiali del porcile…il mago capì che quello era il momento e uscì dal suo nascondiglio e subito prese il carretto e si allontanò da quel luogo molto velocemente dopo aver spento la musica..

Dovete sapere che finalmente il paese tornò libero e purificato dalla presenza di  anime matte fastidiose…ed il giovane mago si recò dal sindaco per ricevere il compenso del buon lavoro eseguito, ma il sindaco stranamente negò il premio promesso,  forse perchè non aveva abbastanza oro con cui pagare il mago, ed ordinò inoltre alle guardie comunali di cacciare il mago brutalmente accompagnandolo fuori paese..

Dovete sapere che il giorno dopo, il mago della musica, con tutta calma,  tornò per le vie di quel paese, sempre spingendo il suo carretto con su posto lo stereo musicale, ma questa volta la musica che scaturiva dallo stereo era meno ritmica e molto più melodica e cosa accadde?

al sentire quella dolce musica da tutte le case del paese si videro uscire donne in età da marito, le più belle, quelle non sposate, esse cantavano e ballavano seguendo il giovane mago ed il suo carretto musicale..

il mago della musica girò per tutto il paese facendo ascoltare la sua musica a tutti gli abitanti..e quando il mago si accorse che tutte le donne del paese in età da marito e non ancora sposate lo stavano seguendo..uscì dal paese e si diresse più lontano..

il sindaco subito comandò gli uomini del paese di inseguire il mago e di riprendersi con la forza le donne trafugate con il sortilegio..

tutti gli uomini del paese armati di forconi si misero a inseguire il corteo di donne ipnotizzate, ma il corteo era  distante ed a sua volta seguiva il giovane mago..

dovete sapere che il giovane mago, tutto vestito di nero, diresse il suo carretto che trasmetteva una dolce musica in una nube tutta grigia che era apparsa lungo il percorso ..e vi entrò determinato e con lui entrarono nella nube grigia anche tutte le donne non sposate  del paese che lo stavano  seguendo..quando anche l’ultima donna del corteo entrò nella nube grigia..la nube all’improvviso si chiuse..e poi in un lampo sparì..subito svanì alla vista degli uomini che stavano in quel momento arrivando..e gli uomini del paese non poterono impedire la magia..

Fu così che in quel paese a causa del suo disonesto sindaco non restò nemmeno una donna giovane in età da marito..

il sindaco era così rassegnato che per calmare il malumore..disse rivolto  a tutti gli uomini del paese:” è  giusto così..non siamo stati di parola con il mago e siamo stati puniti!”

Morale: il suono e la musica hanno dei poteri…ed il buon fine giustifica il mezzo..e se  promettete di pagare un incaricato da voi, di dover eseguire un lavoro, é giusto che manteniate la parola data di pagarlo onestamente, soprattutto se il lavoro è stato eseguito dal vostro  incaricato nel miglior modo..se non lo farete sarete giudicati ladri e perderete l’aiuto spirituale dei perbenisti..

fine

autore: Egidio Zippone

Milano, Luglio 2023

giudizio: ironico, magico

voto (da 5 a 10): 9

Favole di Egidio: il consiglio di padre lupo (per ragazzi)

Beautiful Czechoslovakian Wolf dog in Bavarian Forest, Hölltal.

 

 

(racconto di tipo verde)

FAVOLA DI EGIDIO..

IL CONSIGLIO DI PADRE LUPO

INTRODUZIONE: Nel bosco vivono i lupi ed il loro nemico é l’uomo armato di fucile..

Favola: il consiglio di padre lupo

Inizio

C’era una volta, nel mondo pratico delle favole, una famiglia di lupi che vivevano nel bosco al di sopra di una collina..dovete sapere che il bosco e la collina erano situati sotto una montagna..

Nel bosco c’era poco da mangiare e così due giovani lupi affamati scesero, a valle , e videro che poco lontano c’era uno ovile con molte pecore..

I  due giovani lupi, entrarono nello ovile e rubarono con facilità un agnellino ..

Ma il pastore proprietario del gregge li vide, e sparò con il fucile ma non riuscì a colpire i due lupi..i due lupi riuscirono a fuggire..

I due giovani lupi raggiunsero il bosco e portarono lo agnellino ancora vivo dal loro padre lupo…che disse loro rimproverandoli: ” abbiamo sentito i colpi di fucile…il vostro errore non è che avete rubato al pastore, ma il vostro errore è che vi hanno visto farlo…ed ora il pastore sà che sono stati i lupi a rubare lo agnellino!”

Cari figli, ora verranno gli uomini armati di fucili per andare a caccia di  lupi, per vendicarsi di noi lupi, avete combinato un bel guaio..”

il padre lupo comandò tutto il branco di lupi a salire sul pendio della montagna per nascondersi nelle grotte della montagna, in quei luoghi nascosti ed impervi  i cacciatori non li avrebbero trovati..

Tutto il branco di lupi obbedì al loro capo e tutti i lupi si incamminarono  per raggiungere la montagna..

Solo uno tra i lupi decise diversamente, Nopal  il giovane lupo che aveva rapito lo agnellino poche ore prima, aveva dei dubbi sul da farsi e così decise: “siccome mi hanno visto rubarlo, prenderò lo agnellino e lo riporterò all’ovile!”

e così fu….il giovane lupo  Nopal  scese a valle e portò di sua iniziativa l’agnellino rubato all’ovile..

il pastore lo vide avvicinarsi all’ovile in compagnia dello agnellino, ma non sparò con il suo fucile…il giovane lupo Nopal disse al pastore (nelle mie favole i lupi sanno anche parlare) : “pastore! riprenditi il tuo agnellino…e per favore non comandare i tuoi amici cacciatori a dare la caccia ai lupi del bosco…vedi te lo restituito il tuo agnellino..sano e salvo!”

il pastore comprese il giovane lupo..e permise che Nopal se ne tornasse nel bosco..era vero i lupi avevano rimediato..

Morale: Se vi hanno visto oppure sorpreso a rubare, per evitare complicazioni giudiziarie è meglio che rimediate restituendo ciò che avete rubato…oppure offrite denaro in cambio..per farvi  perdonare..

fine

autore: Egidio Zippone

Milano, Luglio 2023

giudizio: saggio, prudente

voto: (da 5 a 10): 9

Favola di Egidio: il buon fine giustifica il mezzo (per ragazzi)

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(racconto di tipo verde)

FAVOLA DI EGIDIO

IL BUON FINE GIUSTIFICA IL MEZZO

INTRODUZIONE: quando si é come un disperato ogni soluzione che può risolvere il problema é utile allo scopo..

INIZIO

Favola: il buon fine giustifica il mezzo

C’era una volta, nel mondo delle favole, un bosco con qualche animale selvatico, il bosco si trovava su una collina, poco distante da un paese..

Dovete sapere che in questo bosco viveva una famiglia di lupi, dovete sapere che i lupacchiotti avevano sempre fame ed i genitori lupi non sempre erano in grado di dare il necessario e sufficiente cibo alla loro prole, un pò perchè gli animali erbivori in quel bosco scarseggiavano,  ed un pò perché quei pochi daini e cervi che abitavano il bosco erano diventati molto agili e furbi e riuscivano sempre a fuggire all’inseguimento di mamma lupo e papà lupo..

Fu così che un giovane lupo uno dei cuccioli di nome Greg, stufo di soffrire la fame e di restare per molto tempo senza mangiare, decise di chiedere del cibo nell’unico luogo dove era possibile trovarlo, e cioé il paese abitato dagli uomini, ma era molto pericoloso farlo, come diceva suo padre lupo molto spesso, poichè gli uomini erano strani ed erano sempre armati di fucili..

il giovane lupo era troppo piccolo per rubare delle pecore, non aveva la forza necessaria,  e non ascoltando i consigli di suo padre lupo, decise di scendere ugualmente in paese, e così si avvicinò ad una contadina ed a suo marito, scodinzolando ed emettendo deboli guaiti, il giovane lupo faceva capire agli umani che voleva del cibo nutriente e così dopo qualche minuti intuendo che il cucciolo di lupo era affamato, gli umani diedero a lui da mangiare del cibo, diedero a lui un intero coniglio già cucinato ed arrostito..subito il giovane lupo se lo mangiò in poco tempo, tanta era la sua fame, e dopo aver leccato le mani della contadina per ringraziarla, il giovane lupo tornò nel bosco per raggiungere la sua famiglia di lupi..gli umani non lo trattennero lo lasciarono andare… “forse non erano così cattivi gli umani!” come si raccontava invece nel bosco..pensò Greg il giovane lupo..

Dovete sapere che padre lupo aveva cercato il figlio per il bosco per tutto il giorno, avendo capito che il figlio lupo aveva chiesto aiuto agli umani del paese, che per il lupo erano suoi nemici, il padre lupo ringhiò e rimprovero il figlio lupo che però rispose con coraggio:

“padre lupo…considera così…il buon fine giustifica il mezzo usato!”…”considerando così potrai capire che ho dovuto chiedere aiuto e cibo al tuo avversario per necessità!”

il padre lupo comprese che la fame e la povertà sono cattivi consiglieri..e decise di non punire il figlio lupo per la sua incoerenza dimostrata..

Morale:

Se vi sentite come disperati, e lo ammetterete, vedrete che vi comprenderanno quando sapranno che avete utilizzato un mezzo antipatico per risolvere i vostri problemi..

Comunque anche se nel carattere siete simili ad un lupo, state almeno attenti a non commettere l’errore che vi farà finire rinchiusi in una prigione..

Fine

autore: Egidio Zippone

Milano, Luglio 2023

giudizio: ironico, saggio

voto: (da 5 a 10): 9