Crolla la scogliera di Santa Cesarea Terme, nuovi divieti in Salento

falesia di Santa Cesarea TermeSanta Cesarea Terme è famosa per le sue acque benefiche e per la falesia. Le ultime notizie non sono rassicuranti perché la falesia si sta sbriciolando e in seguito alle verifiche della Guardia Costiera sono stati disposti nuovi divieti di balneazione. I nuovi crolli hanno interessato la spiaggetta del porticciolo, un luogo particolarmente amato dai salentini e dai turisti che in questi anni hanno deciso di trascorrere le loro vacanze in Salento. Repubblica sottolinea che questo non è il primo crollo, tanto che si può parlare della maledizione delle falesie pericolose. Solo qualche tempo fa ci sono stati nuovi smottamenti in località Cerra ad Otranto, nella zona dove dove sorgere il Twiga di Briatore.

Diversi crolli si erano verificati anche negli scorsi anni e la situazione più difficile resta sempre quella della cala di Porta Miggiano. Nonostante gli interventi di consolidamento predisposti dell’amministrazione comunale la zona resta inaccessibile. In seguito a quella vicenda era stato ordinato il sequestro della spiaggetta ed erano stati condannati i responsabili della cementificazione. Nelle altre zone considerate a rischio crolli ci sono stati pochissimi interventi perché l’iter per mettere in sicurezza la costa è lungo e sappiamo che la burocrazia in Italia è molto lenta. Gli agenti atmosferici invece agiscono in fretta e giorno dopo giorno il mare e il vento con la loro forza continuano a ad erodere la falesia causando nuovi crolli.

I massi che sono caduti nel porticciolo di Santa Cesarea Terme sono grossi e pesanti, il luogo è uno dei più suggestivi e per fortuna non c’era nessuno quando si sono verificati i crolli, altrimenti sarebbe stata una vera e propria tragedia. Come dicevamo la Guardia Costiera ha effettuato dei sopralluoghi e il comandante Elena Manni sta valutando ulteriori divieti. Al momento la zona è stata transennata dai Vigili Urbani per impedire ai curiosi di avvicinarsi.

In estate sempre più luoghi della costa salentina saranno inaccessibili a causa dei pericoli insidiosi delle falesie ma il caso di Santa Cesarea Terme non è isolato, questo è solo l’ultimo tratto della costa che cade letteralmente a pezzi. L’elenco delle zone inibite alla balneazione e alla navigazione è lungo, il rischio idrogeologico si estende dal Gargano al barese, arrivando in Salento.
Per questo è importante rispettare l’ambiente e seguire tutte le istruzioni dei cartelli affissi nelle zone balneari dalle autorità.

Forse possiamo ancora fare qualcosa per salvare le nostre coste e viverle senza divieti!