Grasso come un Botero

Mio nipote mi ha fatto un complimento. Non ne ricevo uno dal giorno in cui sono nato, giorno in cui mia madre disse: “che bel bambino paffuto….”. Mio padre intervenne e disse “è sicuramente paffuto”. Amore di genitore. Così come è amore di nipote nei confronti dello zio il suo paragonarmi a “uno che è uscito da un quadro di Botero, ma solo per strafogarsi di cioccolato”. La mia Spending Review culinaria non sta dando i suoi frutti… Cioè io se non mangio divento nervoso e quando sono nervoso mangio il doppio. Ieri ad esempio appoggiando solo l’alluce del piede destro sulla bilancia ho visto che lampeggiava a quota 78. Per la contentezza di esser fittiziamente dimagrito ho mangiato due panini con la nutella e tre fette di panettone (scaduto). Ha ragione mio nipote, non è verme solitario (se così fosse almeno dimagrirei un po’) è proprio la sindrome inversa di Botero. Botero è quel pittore strano che rappresenta solo e soltanto personaggi grassi. Tutti i suoi soggetti sono grassi: persone grasse, animali grassi, piante grasse, non “quelle” piante grasse! Anche il sedano. il fatto che sia nato in Colombia, nella nazione con l’incidenza di magri più alta al mondo fa capire che l’avere fame è una cosa normale. Ma il fatto che nel suo paese d’origine il pittore abbia avuto poca fortuna, lo si deve proprio al fatto che il pubblico chiedesse insistentemente all’autore. “Dove hai scovato tutti sti soggetti? perchè con due cipolle e qualche carota sarebbero proprio boni”. il fatto è che questa gente non riesce a guardare oltre l’apparenza, non come c’è riuscito il povero Botero che in tutti i suoi “Oliver Hardy” vedeva una sorta di introspettivi “Stan Laurel”. Colui che è grasso ha il magro in sè direbbe un noto filosofo, anche Aristotele direbbe che il grasso è un magro di fatto, mentre un magro è un potenziale grasso. Platone direbbe che il grasso è un riflesso distorto dell’idea iperuranica del magro, come quando da giovanotti compravamo gli occhiali a raggiX per vedere le donnine nude. In realtà spendevamo 11 mila lire per vedere solo le donne deformate. Così per dire che finchè non trovo qualcuno che scovi lo Stan Laurel sepolto nelle maniglie dell’amore, posso sempre continuare a mangiare nella speranza, o posso anche comprarmi un bello specchio deformante al contrario. Uno che mi faccia vedere più magro, così potrei continuare a mangiare in santa pace, sarei meno nervoso e forse mi costerebbe meno.

Ci sono contrazioni del cuore
che ci danno l’idea dell’esistere,
non quello emaciato dello stare,
nè quello supino del subire
come un inchino maldestro
al primo violento scroscio di pioggia.
Colleziono quei momenti
cullandoli con calde coperte,
una rarità pagata a caro prezzo
tra i saltimbanchi di certi sentimenti.
Ordire fitti intrecci d’istanti
è un continuo sudare sulle tele,
così come di troppe frasi masticate
si vive bene o si muore male.
il muto silenzio a volte s’inerpica
tra le intenzioni risicate di dubbi
e ci spalanca gli occhi alla luce,
quella bastarda e infame
che ci desta dall’essere esausti.
Ci sono contrazioni del cuore
che schiudono l’animo dal letargo.
Io riposo ormai da tempo immemore.

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“Solo chi ha idea di cosa cerca può trovare cose che non basterebbero a deluderlo”
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Grasso come un Boteroultima modifica: 2019-01-13T11:25:38+01:00da Gian.Pisolo