La Fantomatica

Oggi voglio esser volutamente polemico, volutamente sarcastico e volutamente antipatico… Ah lo sono ogni giorno? Scusate, ma non me ne rendo conto. Diciamo che oggi sarò ancora più antipatico. Impossibile dite? Questa me la lego al dito. Comunque sia ieri mi ha chiamato l’Amico_D in preda ad una crisi isterica. Come vi ho già accennato tempo fa, si vede con una che nessuno ha mai visto, e della cui esistenza tutti dubitano. Anche lui ha cominciato ad assaporare i piaceri e i dispiaceri dell’Ammorre… Per adesso si è fermato ai dispiaceri visto che (scusate la finezza), da come me la racconta lui, non gliela fa vedere manco in cartolina.
Beh la “fantomatica” (come la chiamo io) se n’è uscita con una frase del tipo: “Gradirei (voce del tempo imperativo categorico dovere) che tu dimagrissi, diciamo 8 kg per Natale”. Pensavo fosse uno scherzo, cioè se gli avesse detto di ingrassare altri 8 kg entro lo stesso margine temporale mi sarei preoccupato al pensiero che l’Amico_D potesse essere il piatto forte del cenone al posto del classico abbacchio (o del classico gatto obeso). Ma dimagrire 8 kg in circa 67 giorni la trovo un’impresa disperata. Così disperata che l’Amico_D per lo sconforto si è consolato con un chilo di gelato alla menta liquirizia cioccolatosa. Ottimo modo per cominciare la Dieta. Calcolatrice alla mano dovrebbe perdere qualcosa come 119 grammi al giorno. Considerando che noi siamo i tipi del “Rimanda a dopodomani l’altro quello che potresti fare oggi” direi che i 119 grammi di oggi andranno a sommarsi a quelli che dovrà perdere Domani! Ho voluto indagare a fondo, ma non troppo, per scoprire che la tipa in questione è un’ex “Vegana”. Fino a ieri pensavo che i Vegani fossero gli abitanti di Vega, la stella tra le più luminose della costellazione della Lira e quindi estinti con l’introduzione dell’Euro. E invece qualcuno pratica ancora questo rito tribale che consiste nell’abbandonare qualsiasi piacere della carne fino a diventare una sorta di capra a due zampe. Per carità. Io sono tollerante con tutti, anche con i fanatici religiosi, cioè se il mio vicino si mette col tappetino in ginocchio in mezzo al giardino e col culo in aria a pregare il suo Dio, tanto di cappello, ma sticazzi, che non mi venga a convincere che è una cosa salutare da fare in pieno inverno e in mezzo alla neve. A me piace molto confrontarmi con queste persone, vi dico in sincera verità che l’altro giorno si è presentato un “testimone di Geova” con un volantino la cui intestazione recitava: “La verità è che i morti ritorneranno”. Dall’alto della mia ignorante ignoranza gli ho chiesto se il volantino fosse in realtà il biglietto della nuova stagione di The Walking Dead. Sì lo so sono un immane ignorante, cattivo e blasfemo. Soprattutto blasfemo. Ma come cantava De Andrè “Dietro Ogni Blasfemo C’è Un Giardino Incantato…

Poi una nota d’amaro che tarda
giunge oltremodo sulla lingua,
briosa di sapori nel confondersi
senza esser sola ma a distinguersi
lascia impressa un’eco distinta.
E’ l’impronta assoluta del ricordo
che batte sul ferro incandescente,
un tremito che insiste nell’indugio
è una carezza che scivola indecente.
L’amore ci sembra pasta fresca
a sfamare voglia d’ogni tentazione
fino all’assuefarsi intorpidito dei sensi
poi una nota d’amaro che tarda
sullo sfondo d’un crepuscolo assonnato,
o fra le pareti intonacate di fresco
di un simulato soggiornare:
siamo incapricciati nomadi degli affetti
a scovare carcasse di esistenze smunte
su cui far ardere faticate ceneri.

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“Ora tutto diventa poi senza morirne, anche io o noi o voi, un po’ più stanchi del giorno”

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