Al limitare di due mondi

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Proseguo la riflessione del post precedente, cercando di pensare cosa vuol dire per me sentirmi al limitare di due mondi… Credo che ognuno nasce con un proprio destino segnato forse nei geni, forse nelle stelle e per quanto attraversiamo ambienti differenti, nel corso degli anni, alla fine ci ritroviamo a ripercorrere strade analoghe: perché siamo quelli e quello è il nostro modo di essere e di vivere le cose. Le nostre scelte, anche quelle che possono sembrare più lontane, si possono far risalire a questo nostro destino

Io credo di essere destinato ad essere elemento separatore di due insiemi, di due mondi. Sempre ai limiti: mi appartiene il vivere in un mondo pur sentendomi parte di un altro. L’essere considerato da una parte “l’ultimo di … “ e dall’altra parte “il primo di…”.

Il più scemo di quelli che capiscono… il più intelligente di quelli che non capiscono… (ovviamente scemo e intelligente sono detti con ironia, soprattutto intelligente…)

Mi sento, come il faro, sul limitare dei due mondi… la terra e il mare. Come il faro, sto sulla terra e servo al mare, sto sulla costa, che già di per se è limitare di due mondi, legato indissolubilmente al mare, ma piantato in terra…  cosi come negli studi, l’aver studiato l’unica materia scientifica che non è tecnica, al limite della scienza, pur essendoci radicata dentro.  Nel lavoro sono mi sono trovato a fare spesso il mediatore culturale tra la cultura tecnica e il mondo degli umani… tra ciò che si aspettano gli uomini e ciò che vogliono le macchine…

Insomma sto tra il mare e la terra, un po di qua e un po di la, mai del tutto di la, mai del tutto di qua…

Al limitare di due mondiultima modifica: 2019-06-28T11:49:19+02:00da viaggiatorenotturno

2 pensieri riguardo “Al limitare di due mondi”

  1. Molto bello come post, sei grande! Si adesso e’ tutto molto piu’ chiaro e mi hai anche offerto una nuova prospettiva: si puo’ stare al limitare di due mondi! Certo bisogna esserci nati e per quanto mi riguarda mi sarebbe impossibile ma e’ interessante apprendere che questo e’ possibile ed esiste nella realta’. Essere mediatore e’ una grande qualita’ riuscire a bilanciare a riportare l’equilibrio evitando il peggio. Grazie per aver risposto cosi ampiamente alla mia domanda anche perche’ io vedevo i due mondi inseparabili. Vedi si impara sempre! Un sorriso

    1. Grazie, diciamo che cresciamo nel dialogo e mi piace crescere e cercare di approfondire gli spunt che nascono qui, un po da me e un po da chi , come te, ha la bontà di leggermi…
      pochi ma buoni…

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