Il viaggiatore notturno

Il ritratto


Parto come sempre da una immagine, questa volta da una fotografia di Helmut Newton, grande maestro della fotografia in bianco e nero. In particolare da un ritratto, quello di Stravinsky. Questa fotografia mi ha sempre affascinato perché nella sua semplicità descrive perfettamente un personaggio. Questo mi dà lo spunto per riflettere sul senso del mio stare qui, sui suoi  motivi. Quello che cerco è un dialogo profondo che permetta di metterci a nudo. Non parlo di nudità di corpi, quella è una eventualità che non disprezzo ma non è il centro della questione. Il centro è lo scoprirsi per quello che si è realmente, con i nostri pensieri, le nostre emozioni, le sensazioni… tutto il nostro mondo interiore che spesso fatica ad uscire nel mondo “reale”… Questo posto infondo, nel limite della sua virtualità, può aprire scenari di condivisione, di apertura, rari da vivere altrove. Tutto questo per arrivare a dipingere, insieme agli altri, ad ogni singolo, un ritratto di noi stessi, del nostro essere profondo, di quello che siamo e che vorremmo essere, senza i condizionamenti esterni ed esteriori… Un ritratto essenziale ma vero, cosi come è questa bellissima foto