Vorrei che tu fossi qui

DonnatTreno

Questa volta parto più dalla canzone che da quadro: wish you were here. Scelgo questa versione dal vivo per molte ragione, infondo è una belle più belle conosca. Credo che non ci sia molto da dire o spiegare. Ognuno di noi ha una persona nel cuore o nella mente che vorremmo fosse qui con noi. Io ho le mie persone, potrebbero essere tante, ma questo post è dedicato ad una sola.

Vorrei tu fossi qui

Presenza e assenza

BambinaCerchio

Colgo al solito l’occasione del mio presente per riflettere su qualcosa su cui rifletto da tempo, forse pure troppo tempo: la presenza e l’assenza. Al solito parto da un quadro, questa volta uno davvero che ho sempre amato. “La fanciulla con il cerchio” è un capolavoro assoluto ed è perfetto anche per aprire il mio discorso. Ci sono presenze che sono anche assenze. Le presenze sono ombre di qualcosa che c’è ma solo potenzialmente. Nel quadro non c’è una fanciulla che gioca con il cerchio, non c’è un’altra figura che potrebbe essere qualunque cosa… non ci sono eppure fanno parte del quadro. E aprendo le porte del carro sembra che non ci sia nessuno dentro, sembra… appunto. Colori decisi ma non pieni, le luci e le ombre. Ma veniamo a noi: in questo quadro ci sono figure che non ci sono. Riflettevo sulle persone che “ci sono” e contemporaneamente “non ci sono”. Ce ne sono diverse. Persone che sono nella mia vita come la fanciulla in questo quadro. Sono ombre, effettivamente non ci sono, ma sono presenti. Passano senza lasciare traccia. Chi per propria scelta, chi per inevitabile passare del tempo. Certe persone sono nei miei pensieri e mi chiedo: sono anche io nei loro?

Sento la tua presenza cosi come sento la tua assenza. Guardo il tuo sorriso in una foto e mi chiedo chi è la fanciulla che nella mia mente gioca con il cerchio? Chi è la figura dietro l’angolo?

Sorrido, un altro giorno è andato e la sua musica è finita; giornate senza senso, come un mare senza vento. Ma il vento è sempre pronto a tornare e a soffiare, non si sa da dove verrà, ma soffierà forte ancora.  Quella fanciulla entrerà nel quadro e il suo cerchio risuonerà forte

Uno sguardo sul mondo

Sguardi

Uso questi due quadri per riflettere su un tema sempre appassionante, per quanto divisivo. Lo sguardo sul mondo, nella prospettiva maschile e femminile. Abbiamo le immagini di un uomo e di una donna che guardano fuori. C’è un dentro e un fuori, cittadino, un cielo terso, un uomo e una donna soli, che guadano un fuori vicino ma distante nella mente.

Mi chiedo quali siano le reali differenze nel guardare il mondo, tra un uomo e una donna. Non voglio cadere nei luoghi comuni, che non ho mai amato. Non mi piace pensare che qualcuno sia più profondo o piu superficiale oppure più attento o più distratto, solo per il fatto di essere uomini o donne. Chiaramente posso avere solo uno sguardo da uomo: la natura e la mia storia mi danno questo sguardo. Non posso guadare con gli occhi di una donna, posso solo guadare con i miei occhi e cercare di riflettere sulle differenze che posso immaginare. Non ho risposte alle mie domande: rimane irrisolto per me il nodo sul diverso sguardo con cui un uomo e una donna guardano la stessa scena.

Ma mi pongo una domanda: sono più forti le differenze tra uomini e donne o tra individui? Quello che ci plasma davvero è il nostro vissuto in quanto uomini o donne o in quanto singoli individui? Posto che credo che ci sia una sfumatura femminile e una maschile in ognuno di noi, indipendente da tutto, quanto di ciò che viviamo, sentiamo, pensiamo è dovuto al nostro essere uomini o donne? Quanto davvero è diverso lo sguardo di un uomo da quello di una donna?

Vorrei

TrenoNellaNotte

Vorrei … al solito youtube mi fa da sottofondo mentre lavoro. Sceglie lui le canzoni da farmi sentire, tra le tante che ogni tanto cerco e mi hanno fatto compagnia. Canzoni nuove o vecchie, generi diversi, stili diversi… Ascolto di tutto, spesso c’è la mia storia in quelle canzoni.

Adesso è passata questa canzone che mi è sempre piaciuta. È una canzone malinconica, come tutte le volte che diciamo “vorrei”…  vorrei è un desiderio che sta li nella nostra mente, nel nostro cuore…

Vorrei… vorrei quante immagini che scorrono nelle parole…  in alcune immagini mi ritrovo in pieno, c’è proprio Piero…

A volte non c’è bisogno di tante parole… basta una canzone

Prendiamo un caffè?

Caffe

Voglio partire da una considerazione banale: mi piace il caffè. E si …mi piace…

Mi piace il gusto ma soprattutto mi piace il rito, che trovo molto “latino”, del sedersi con calma davanti ad una tazzina della nera bevanda. Mi piace il prendermi tempo per stare con qualcuno e poterlo ascoltare con calma, per poter parlare senza fretta…

Mi piace sedermi tranquillo per poter guardare bene negli occhi la persona che sta con me. Qualcuno legge il destino nei fondi del caffè… io credo che si possa leggere molto di una persona da una bella pausa caffè. Prima di tutto per cosa ordina, siamo cosi complicati noi nell’ordinare un caffè, che ormai è diventato una famiglia di prodotti infiniti… io per esempio lo prendo macchiato: non uso piu lo zucchero e lo addolcisco con il latte. Non sarà da puristi, ma chissenefrega…. A me piace cosi. Mi piace osservare le mani, le labbra… i piccoli gesti che cerco di interpretare con teorie psicologiche che magari sono solo mie elucubrazioni strane… magari cerco di giustificare una idea che mi sono fatto, interpretando piccoli e insignificanti gesti.

E come non ricordare chi, in un tiepido pomeriggio di qualche anno fa, a fronte di un mio caffè, si prese un brandy!! Vabbè forse ci voleva una spintarella di emozione, di leggerezza… ma uno stravecchio! il pomeriggio!! per una donna!!! mi lascio basito. Ma questa è un’altra storia….

E come non ricordare chi ancora, mi ricorda come coffe-friend…. Tempi lontani quando rubavamo pochi minuti per prendere un caffè insieme…

O come dimenticare la tazzina di caffe presa, a metà mattina, davanti mentre chiacchieravamo di tante cose, stando a centinaia di km di distanza, io sulla mia poltrona e tu in cucina…

O, come ultimo ricordo, davvero molto lontano, penso alla prima persona che incontrai conosciuta su Libero… molto molto tempo fa…. Un caffè veloce, poi nulla più…. Ricordo a stento il tuo nome, credo Cristina.

Il caffè è qualcosa che mi lega a tanti ricordi diversi… ma sempre ricordi di persone…

E allora… suona strano dirlo? ma no…. Ci prendiamo un caffè insieme?

“Sgalli” ovvero Le canzoni che ci fanno gridare

Sgalli

Ognuno ha la sua o le sue: non lo possiamo negare. Per ognuno c’è una o più canzoni che quando le ascoltiamo, mettono in moto dentro di noi qualcosa. Ci fanno ballare, di fanno cantare. Sono canzoni che ci piacciono particolarmente o hanno su di noi un potere evocativo. Certe canzoni sono per me legate a delle persone, indissolubilmente.

Questa estate mi è capitato di sentire questa canzone e mi ha riportato alla mente una persona conosciuta molto tempo fa, molto. Una ragazza davvero molto carina e straordinariamente dolce, senza essere smielata. Riflettendoci ora, dopo oltre 25 anni, mi rendo conto che aveva certe caratteristiche che poi ho ritrovato in altri incontri… chissà… vorrà dire che le donne che mi piacciono hanno tutte certe caratteristiche, sia fisiche che psicologiche? È strano… eppure ci sono delle caratteristiche che ritornano…

E allora dedico questa canzone a Sgalli….