Uno sguardo sul mondo

Sguardi

Uso questi due quadri per riflettere su un tema sempre appassionante, per quanto divisivo. Lo sguardo sul mondo, nella prospettiva maschile e femminile. Abbiamo le immagini di un uomo e di una donna che guardano fuori. C’è un dentro e un fuori, cittadino, un cielo terso, un uomo e una donna soli, che guadano un fuori vicino ma distante nella mente.

Mi chiedo quali siano le reali differenze nel guardare il mondo, tra un uomo e una donna. Non voglio cadere nei luoghi comuni, che non ho mai amato. Non mi piace pensare che qualcuno sia più profondo o piu superficiale oppure più attento o più distratto, solo per il fatto di essere uomini o donne. Chiaramente posso avere solo uno sguardo da uomo: la natura e la mia storia mi danno questo sguardo. Non posso guadare con gli occhi di una donna, posso solo guadare con i miei occhi e cercare di riflettere sulle differenze che posso immaginare. Non ho risposte alle mie domande: rimane irrisolto per me il nodo sul diverso sguardo con cui un uomo e una donna guardano la stessa scena.

Ma mi pongo una domanda: sono più forti le differenze tra uomini e donne o tra individui? Quello che ci plasma davvero è il nostro vissuto in quanto uomini o donne o in quanto singoli individui? Posto che credo che ci sia una sfumatura femminile e una maschile in ognuno di noi, indipendente da tutto, quanto di ciò che viviamo, sentiamo, pensiamo è dovuto al nostro essere uomini o donne? Quanto davvero è diverso lo sguardo di un uomo da quello di una donna?

Uno sguardo sul mondoultima modifica: 2019-09-13T15:44:55+02:00da viaggiatorenotturno

4 pensieri riguardo “Uno sguardo sul mondo”

  1. Dopo un attimo di riflessione dico quello che penso, naturalmente non deriva da studi o da statistiche perché non ho nessun dato da cui poter attingere è solo e semplicemente quello che penso.
    Per me gli sguardi non hanno intensità diversa, non ci sono misure che contraddistinguano lo sguardo di una donna o di un uomo, dipende tutto dalla vita, dalle esperienze e dallo stato d’animo che la singola persona sta vivendo in quel momento o di quello che sta vedendo.
    Forse la differenza esiste tra un bimbo ed un adulto, in quel caso il bagaglio è diverso e ha dei limiti e delle fantasie diverse.
    E poi guardare il mondo è molto vago, dipende anche da cosa c’è fuori da quella finestra, che cosa stai guardando, se sotto in piazza c’è una manifestazione popolare pacifica o un concerto o se sta scoppiando la rivoluzione e ci sono disordini… vuoi mettere la differenza del pensiero!!!
    Se fuori dalla finestra c’è la tranquillità ed un mondo “perfetto” se invece ci sono rovine fumanti …alla fine dentro di se ognuno ha una prospettiva diversa anche quando guarda, come si fa a dire chi sta guardando più lontano?
    Siamo individui differenti , uomini e donne che sia…sta nell’individuo non nella categoria sessuale.
    :-)))))

    1. Si cara Pulce, il post era volutamente vago, non contava tanto cosa guardano, ma come guardano. Mi chiedevo come un uomo e una donna guardano le stesse cose…
      e mi trovi del tutto d’accordo con te, non c’è differenza tra uomo e donna … la differenza sta tra individuo e individuo…

  2. i due dipinti di hopper che scegli potrebbero contenere una sorta di risposta al tuo quesito: entrambi sono rappresentazioni della solitudine umana, maschile e femminile, entrambi vedono l’uso della solitudine come elemento illuminante dell’interno, entrambi vedono i soggetti fissare un esterno di cui presumiamo, in qualità di spettatori, alcuni caratteri appena definiti che potremmo, con un po’ di sforzo immaginativo, continuare a creare, sino a ripensare un quartiere, una città, una regione intera. il sentire umano, femminile o maschile, stando ai due hopper, è perfettamente identico, differenti, paiono essere, le sfumature. dal canto mio concordo con hopper e come te, talvolta, forse troppo spesso, indulgo in riflessioni che qualcuno potrebbe definire oziose, ma che tornano utili nell’indagine sulla nostra condizione umana. c’è un filosofo americano robert maynard pirsig che ha scritto -Lo zen e l’arte della manutenzione della motocicletta-, egli, con l’escamotages del viaggio, fa una fantastica esegesi del sentire maschile e femminile. e scusami perchè credo di essere andata fuori tema: tutta colpa di hopper… cura, 01
    https://youtu.be/egMWlD3fLJ8

    1. Riflessioni oziose e fuori tema? No no, ne una nell’altra, anzi. Il senso dei post è proprio quello di aprire discorsi, riflessioni che non sono certo oziose… e ogni idea è sempre in tema, non si va mai fuori tema perchè il tema è aperto alle riflessioni di ciascuno, che vede nei qualdri, che legge nelle mie parole, ciò che la propria sensibilità gli indica. Quindi va tutto bene e anzi ti ringrazio del pezioso contibuto. Siamo d’accordo sul fatto che conta la pesonalità di ciascuno, di vedere cose diverse filtando la realtà con gli occhi della propria mente e del proprio cuore. Mi piace lo spunto della solitudine esistenziale, è una bella chiave di lettura che spesso si può usare per interpretare i dipinti di Hopper. Personaggi spesso soli, in un ambiente o cittadino, come in questo o altri dipinti celebri, o nei paesaggi di campagna, dove la solitudine si accompagna ad un forte senso della natura.

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