Quelli che restano

Hopper, Edward
Quelli che restano…. sono quello che resta…

Siamo quelli che restano
In piedi e barcollano su tacchi che ballano
E gli occhiali li perdono e sulle autostrade
Così belle le vite che sfrecciano
E vai e vai che presto i giorni si allungano
E avremo sogni come fari
Avremo gli occhi vigili e attenti e selvatici e selvatici, selvatici
Siamo quelli che guardano una precisa stella in mezzo a milioni
Quelli che di notte luci spente e finestre chiuse
Non se ne vanno da sotto I portoni
Quelli che anche voi chissà quante volte
Ci avete preso per dei coglioni
Ma quando siete stanchi e senza neanche una voglia
Siamo noi quei pazzi che venite a cercare
Quei pazzi che venite a cercare
Quei pazzi che venite a cercare
Quei pazzi che venite a cercare

Quelli che restanoultima modifica: 2020-08-07T12:55:24+02:00da viaggiatorenotturno

Un pensiero riguardo “Quelli che restano”

  1. Carissimo mio Amico, che bella sorpresa è stata questa canzone, onestamente non la conoscevo e l’ho apprezzata molto. Grazie per questo regalo. Mi soffermo sulle rime che mi hanno colpito di più: “E avremo sogni come fari
    Avremo gli occhi vigili e attenti e selvatici e selvatici, selvatici
    Siamo quelli che guardano una precisa stella in mezzo a milioni”.
    Arriviamo ad una certa etá liberi dai condizionamenti e capiamo che aspiriamo solo alla realizzazione di noi stessi ed ecco allora sorgere sogni come “fari” ed ecco allora che i nostri occhi non solo vedono ma comprendono la nostra condizione di esseri appartenenti al mondo animale ma aspiranti a sollevarci verso quella stella quella unica stella che da sempre ha illuminato il nostro cammino. Bellissime queste riflessioni che mi hai offerto e che mi permettono di crescere e di diventare più consapevole di chi sono. Il cammino con te è una lezione di vita quando insieme passeggiamo a braccetto. Un grande abbraccio per dimostrarti la mia stima e il mio affetto.

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