15 marzo 2020, ore 21, puntuali
Luci, voci, canti, cori. Applausi, urla, torce, candele. Musica diffusa, a tratti rombante, a tratti distante. Case spente, balconi accesi. Sentirsi parte. Sentirsi umani. Vibrazioni forti nella pancia, di paura e di speranza. Vibrazioni di un tempo, strano, lento e solo. Vibrazioni di unione. Un grido alla nazione. Chissà che questo tempo non ci aiuti ad illuminare la mente, a guardare l'altro da noi, come noi.