Vino Barolo Docg, Vino Barolo Bersano Docg 2012 Caratteristiche

Vino Barolo Docg Cantina Bersano di Nizza Monferrato

BAROLO il “Re dei vini, il Vino dei Re”

Il Barolo Docg e’ il grande vino italiano per eccellenza, ottenuto da uve Nebbiolo in purezza. Nasce nel cuore delle colline di Langa, a pochi chilometri a sud della città di Alba, nel territorio di 11 Comuni che si inseguono in un suggestivo itinerario di colline, cesellate dalla mano esperta dell’uomo e sorvegliate da imponenti castelli medioevali, fra cui proprio quello di Barolo, che ha dato il nome al vino oggi celebre in tutto il mondo.

“BAROLO VINO DOCG BERSANO:”

Sono Comuni centrali della zona del Barolo anche La Morra, Monforte, Serralunga d’Alba (con il Castello militare che svetta tra le colline), Castiglione Falletto (la torre rotonda fa parte di un maniero ancora di proprietà privata), Novello, Grinzane Cavour. Verduno, Diano d’Alba, Cherasco e Roddi (con il castello in ristrutturazione) sono invece interessati solo con porzioni dei loro territori. Grazie alla caparbietà di Camillo Benso Conte di Cavour e di Giulia Colbert Falletti, ultima marchesa di Barolo, si cominciò a produrre, a metà dell’Ottocento, un vino eccezionalmente ricco e armonioso, destinato a diventare l’ambasciatore del Piemonte dei Savoia nelle corti di tutta Europa.

“BAROLO VINO DOCG BERSANO:”

Assieme al Barbaresco ha percorso tutti i momenti di valorizzazione del XX secolo partendo dalla associazione “Pro-Barolo” fino alla fondazione del Consorzio poi l’ottenimento della Doc e della Docg fino all’avvio del Piano Controlli per la Certificazione richiesta dall’Unione Europea nel 2005. L’ultimo importante lavoro a favore del Barolo è stata la delimitazione e l’ufficializzazione nel Disciplinare delle Menzioni Geografiche Aggiuntive avvenuto nel 2009, così come per il Barbaresco era successo un paio d’anni prima.

“VINO BAROLO DOCG BERSANO:”

Il principio è quello già enunciato e non comporta ancora una “lettura” del prestigio dei “Cru” (lasciata ad altri momenti) ma norma gli innumerevoli nomi di località utilizzati in etichetta. Con l’aiuto fondamentale dei Comuni il Consorzio ha superato le tante situazioni di incertezza e contenzioso mettendo una pietra miliare per eventuali future evoluzioni. A rendere importante il Barolo era ed è la sua struttura che esprime un bouquet complesso e avvolgente, in grado di svilupparsi nel tempo senza perdere le sue affascinanti caratteristiche organolettiche.

Dallo stretto legame fra le caratteristiche intrinseche del vino e i gusti nobiliari del XIX secolo è nato il detto “il re dei vini, il vino dei re”. Ha colore granato pieno e intenso, profumo al contempo fruttato e speziato; sia al naso, sia in bocca ricorda i piccoli frutti rossi, le ciliegie sotto spirito e la confettura, ma regala anche suggestioni di rosa e viola appassita, cannella e pepe, noce moscata, vaniglia e talvolta liquirizia, cacao, tabacco e cuoio. Deve invecchiare almeno tre anni, oltre ai due mesi successivi alla vendemmia, di cui uno e mezzo in legno di rovere, e solo dopo cinque può fregiarsi della “Riserva”.

“BAROLO VINO DOCG BERSANO:”

Come per il Barbaresco ne troviamo di più tradizionali e altri più internazionali con diverso uso del legno piccolo. Attualmente le diversità tendono ad affievolirsi con produzioni che ruotano intorno ad un equilibrio sobrio. Le lievi differenze fanno comunque dei vini Barolo un concerto di voci di altissimo livello. Già piacevole dopo 4-6 anni arriva al culmine dopo 10 anni di invecchiamento e resta ottimo anche dopo 20 o più anni. Ovviamente dipende dall’annata che può essere perfetta ma anche sfortunata come il famoso 1972 in cui si decise di non produrre Barolo o il 2002 quando le piogge e le grandinate misero a dura prova l’esperienza degli enologi.

BAROLO VINO DOCG BERSANO:

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Barolo Bersano

Vino Barolo Docg, Vino Barolo Bersano Docg 2012 Caratteristicheultima modifica: 2019-01-01T19:40:56+01:00da acer250