Il peso di un secondo

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E’ bastato un secondo

e tutto è cambiato.

Svegliarsi all’improvviso

da un muro ombrato.

 

Mi ritrovo a pensare

ad un tempo passato,

di ricordi stupendi e taglienti

come lamine ardenti.

 

Un fuoco di fiamme

che morto sembrava, 

ancora nasconde le vesti

di parole disperse nei sensi.

 

Ho trascorso una notte cupa

tra mille lacrime graffianti e laceranti

che penetrano nella carne,

che si sfrange e si stacca.

 

Il giorno purtroppo

porta ad un finto giudizio.

La mente capisce gli errori

ma il cuore si affligge con le ragioni.

 

Comprendo che la vita

è una giostra pazza di una divinità potente

che mi fa girare terribilmente

e che rimane distante e assente.

 

La mia anima è dannata

ed è sempre tale

se al sussurrare della vita

non è capace di voltare.

 

Sospeso nel tempo

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Alla luce della bianca luna,

una dolce melodia di arpe e violini

avviano le anime ai sogni.

 

Due persone che danzano.

Due persone che attendono

il mutare continuo del tempo.

 

Con forza e fermezza,

la protegge e la culla

e gli cinge la vita.

 

Con soave dolcezza,

si abbandona e si posa

e si lascia cullare.

 

Un eterno secondo,

realmente vissuto

e abbracciati nel nulla.

 

L’aria calda li avvolge,

le cicale stridono

e il vento tace.

 

La notte passa e si da pace,

facendo assaporare il profumo

di rose nuove e gelsomini.

 

Una pace leggera

che con un bacio sfiorato

raggiunge le menti di chi lo ha provato.

 

Il giorno è ormai giunto.

Un sorriso riavvia il pensiero…

Era sogno o realtà sospeso nel tempo.

 

 

I dubbi del mare

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Mare, hai tantissimi anni,

hai viaggiato e sfiorato il mondo,

eppure anche tu nella scogliera ti infrangi

senza poterla evitare.

 

Non vedere quell’anima come una roccia,

ma come acqua dolce

che ha percorso tante miglia

e tende se stessa solo per trovare la pace.

 

Hai paura che diventa salata?

Che il sole la faccia asciugare?

Che importa se vale la pena

solo per un istante sognare.

 

Prima o poi pure tu guizzando volerai

e inevitabilmente scomparirai,

ma lascia che il prima

sia il più stupendo che mai.

 

Non lasciarti solo guardare,

fa un atto di fede,

lasciala correre e venire da te

che la tua marea può essere la più ricca che c’è.

 

 

Sentire la primavera

 

Distratta ti guardo

e l’aria è piu dolce,

un nuovo tepore

riscalda il mio cuore.

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A passi di danza

scavalco la vita,

penso che al mondo

niente è mai finita.

 

Si muove l’aria

con battiti d’ali,

di uccelli e di insetti 

che circondano i prati.

 

È il tempo perfetto.

Già è primavera!

È un nuovo momento

e mi sveglio più vera.

 

Soffio di primavera

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Cammino discreta

guardando la vita

che ricca rinasce

piena di sfida.

 

Giro su punte

tra mille narcisi,

primule e camelie

di colori assortiti.

 

Svesto il presente,

di aloni cupi e profondi,

odorando le viole,

raccogliendo nuove gocce di sole.

 

Distesa tra le margherite

mi abbandono ad un soffio vigore

che forte mi abbraccia

donando pace e amore.

 

Il cinguettio mi culla,

il venticello mi sfiora,

la natura è rinata

e la primavera è arrivata.

 

 

L’ombra di te

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Cos’è vivere al mondo?

Vivere! 

Si nasce con la voglia di vivere

……no di morire.

 

Vivere osservando

solo un pò vivendo.

Sentire piangere l’anima

per la morte del corpo.

 

Vedere nascere, crescere e morire

chi si affacciava alla vita.

Sognare parole perse nel tempo

ricordi lontani di ricordi segnati.

 

Trascorrere il tempo

a sognare l’amore,

capire che passa 

e fà solo rumore.

 

Perdere la testa dietro la scia

e scoprire che……

ciò che ramane

e solo l’ombra di chi eri te.

 

Racconto agli urkesi il mio carnevale

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A Carnevale

si diventa tutti bambini…

Chi per i dolci,

chi per le maschere

e chi solo per i colori.

 

Io a Carnevale

divento un arcobaleno.

La mia casa si colora di maschere,

di coriandoli e di festoni,

che anche dopo mesi sbucano dal divano.

 

Il profumo delle chiacchiere

inonda le stanze.

Le risate dei miei bimbi,

con cuori allegri di giochi semplici

e piccole pentolaccie da distruggere.

 

Con voi chattaroli

ho anche le chiacchiere belle.

Mai come quest’anno

ho il Carnevale

più profumato che mai.

Creata per il blog “Urka che stanza”

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Sfiorando con un touch

le vaste stanze della chat,

eccomi in Urka….. Ulà là

 

Messami in un piccolo angolino

è bastato un secondino,

per capire dopo un girino

che sto bene con pochino.

 

Si parla e si scherza, 

mi diverto e me la spasso.

Senza stress,,,ecco il fatto. 

 

Se voglio mi ranicchio,

salto e vado di là e di quà

e mai me la menano,

se non sto ferma quà.

 

Se sgarri! Indovina?

C’è kipino,,,

che ti sgrida perbenino.

 

Penso e rifletto.

Ecco che dico:

《Urka che stanza

è questa qua》.

 

Quercia

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Sei un albero con grandi fronde

sotto le quali mi riparo dal sole.

Mi mandi la luce,

 poco alla volta ed al momento giusto.

 

 Tu hai radici forti

ne il vento e ne la tempesta ci abbatteranno.

Le tue foglie mi nasconderanno ed al caldo mi terranno,

coprimi bene dal gelo che mi circonda.

 

I tuoi rami mi proteggeranno,

le tue foglie mi culleranno,

le tue radici mi toccheranno

ed allora starò in pace.

 

Il vento soffierà,

il mio profumo sentirai,

con i tuoi frutti mi farai giocare

ed io non sarò più sola.