«Nell'attentato di via Fauro, a Roma, tentarono di far saltare in aria l'auto su cui viaggiavo. L'autobomba fece alcuni feriti e moltissimi danni, solo per un caso fortunato non ci furono morti. Se fosse esplosa pochi istanti prima, io e Maria saremmo morti entrambi». Inizia così il ricordo di Maurizio Costanzo, 80 anni appena compiuti, dell'attentato di mafia che il 14 maggio 1993 mirava a uccidere il conduttore televisivo per l'impegno contro la criminalità organizzata e che fallì solo per una fortunata coincidenza.
Maurizio Costanzo rivela: «Io e Maria De Filippi saremmo morti entrambi»
«Nell'attentato di via Fauro, a Roma, tentarono di far saltare in aria l'auto su cui viaggiavo. L'autobomba fece alcuni feriti e moltissimi danni, solo per un caso fortunato non ci furono morti. Se fosse esplosa pochi istanti prima, io e Maria saremmo morti entrambi». Inizia così il ricordo di Maurizio Costanzo, 80 anni appena compiuti, dell'attentato di mafia che il 14 maggio 1993 mirava a uccidere il conduttore televisivo per l'impegno contro la criminalità organizzata e che fallì solo per una fortunata coincidenza.