Fabrizio Politi ci spiega la crisi odierna attraverso un confronto con il passato

Fabrizio Politi negli ultimi quattro anni si sta rendendo noto per avere inventato un nuovo sistema per superare la crisi. Fabrizio Politi per farci capire meglio, ci illustra le ragioni delle crisi del passato. Il passato non è qualcosa di separato rispetto al presente, anzi un punto di contatto. Volgere lo sguardo indietro significa capire il presente e di conseguenza migliorare il futuro. I punti cruciali da toccare il secondo Fabrizio Politi sono: cercare di capire che cosa è la crisi, perchè la crisi odierna è cosi profinda, e cosa la rende così diversa rispetto a quelle del passato. Prima di rispondere a queste domande, è necessario fare una premessa: Fabrizio Politi non parla di nulla di nuovo, non inventa dati, ma si basa su fatti storici confrontati trasversalmente con dati reali; Fabrizio Politi prende concetti solitamente affrontati con superficialità e vi scava a fondo, cercando di spiegare le cause e le conseguenze. Da dove cominciare? Fabrizio Politi parte dall’analisi del sistema economico. Oggi non è più possibile ragionare con i termini degli inizi del‘900. Perché? Per un fatto molto semplice: è cambiata la tecnologia. L’avvento della tecnologia moderna ha reso tutto più veloce, influenzando ovviamente l’andamento economico, che non ha più per questo motivo i ritmi del passato. Detto ciò Fabrizio Politi ci spiega che cos’è la crisi a livello concettuale: vincoli di liquidità causata da una bolla speculativa. L’aumento della produzione in termini di volumi provoca una crisi maggiore. In parole povere: l’aumentare della produzione accresce la gravità della crisi su prospettive future. Si crea quindi una sorta di effetto domino che porterà al collasso economico che stiamo vivendo ora. Nel passato i volumi di produzione sono cresciuti più lentamente, di conseguenza una fase di depressione (assolutamente normali nell’andamento del mercato) sono meno importanti. La tecnologia ha permesso di fare passi da gigante nei confronti della produzione, sia per quanto riguarda le rapirà la produzione che la quantità. La discesa in proporzione sarà l’apertura di una vera voragine. Qualcosa di un po’ più semplice: i primi test di volo con gli aerei. Si aumentava l’altezza del punto di partenza: prima fienile, poi la collina, poi sulle montagne. Quanto più alto era il punto di partenza più si aveva l’illusione del volo, in realtà poi, dopo pochi secondi, ci si trovava in caduta libera in uno strapiombo. Fabrizio Politi utilizza questo esempio per guardare con altri occhi la crisi attuale: l’aumento della produzione è un’illusione di crescita economica, perché un innalzamento dei volumi del mercato porterà successivamente la grande crisi. L’ elemento che caratterizza le crisi del passato e comune con quella odierna è l’aumento della quantità in poco tempo.
Come si agiva nel passato a differenza di oggi? I governi agivano imponendo delle limitazioni, ovvero porre a grandi aziende e  banche dei limiti, per evitare che si mangiassero tutta torta e lasciare un po’ anche alle altre aziende e imprenditori, evitando così dislivelli di concentrazione denaro e di conseguenza, il crollo finanziario.

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Fabrizio Politi ci spiega la crisi odierna attraverso un confronto con il passatoultima modifica: 2017-03-26T22:31:52+02:00da viveresanieinforma