Psicologia: Lino Banfi e il bipolarismo 5 Stelle

Servo! Grandissimo! Venduto! Eroe!
Madonna benedetta dell’ingoroneta, mo è che gli deve prendere una crisi d’indentità social-politica.
Lino Banfi, o lo strano caso del dr. Lino e mr. Banfi; nel giro di un anno, da leccatore di zone intime berlusconiane ad ambasciatore per il governo. Prima delle elezioni lo volevano appendere per le palle (cit. “Cuore”, un gran bel giornale satirico degli anni belli, di cui non conoscete manco l’esistenza) solo per aver dichiarato che avrebbe votato il Berlusca tutta la vita; che strano, solo perché ha lavorato con lui e per lui e da lui ricoperto d’oro e di fama (le opportunità che gli sono state date sono infinite, ed infinito è stato il riconoscimento e il ritorno in termini di successo del Banfone nazionale). Ora, la cosa più naturale che si possa fare è prendere ad uno ad uno quei geni e chieder loro: tu, ad uno che ti ha dato opportunità di lavoro, fama e ricchezza, ricambiata con orgoglio (perché, diciamoci la verità, Lino Benfi ha reso simpatica pure Mediaset), non glielo avresti dato il voto? Senza contare le battute che ogni giorno riferisci ai tuoi amici tratte dall’antologia banfiniana, senza le quali nessun amico ti saluterebbe e senza le quali a nessuna figa risulteresti minimamente simpatico, impegnato come sei a ri-postare stronzate nonsense sui social, tratte da fonti più sicure dei tesori vaticani, come, cazzo ne so, www.incredibilemafalso.org oppure politicicorrottiefigli.com. Quindi, come funziona? A quelli della democrazia diretta dico: come funziona? Banfi ti fa ridere quando è Oronzo Canà, poi ti sta sulle palle e non ti fa più ridere se dichiara amore a Silvio, poi è diventato di nuovo simpaticocazzomifaiscompisciare perché quel folgorato di Di Maio lo nomina alla commissione europea per l’Unesco?
No, ma si vede che il cervello è il tuo, caro amico imperterrito seguace del MoVimento. Il problema è che non lo comandi tu. Che poi non è un problema, se qualcuno ci fa i soldi. Ad ogni buon conto, la notizia meravigliosa è che la tua vita e la mia, insieme alla tua, non cambieranno manco per il ca… Ma tu crederai di sì. E tutto ciò è molto bello. Ora vado, sta cominciando l’Allenatore nel Pallone, e devo decidere se oggi mi farà ridere o se è solo l’ennesima arma a disposizione del Cavaliere per soggiogare le povere menti e captare subdolamente consensi.
Tuo, Zoccoloduro.