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ASCARI. Cavalleria. BANDE DELL'AMHARA. L'ULTIMA CARICA


 ASCARI. Cavalleria. BANDE DELL'AMHARA. L'ULTIMA CARICALa sera del 20 gennaio 1941, il Tenente Guillet rientrò al forte di Cheru dopo una lunga ed estenuante attività di pattugliamento del territorio, ma gli venne ordinato di ripartire immediatamente per affrontare gli inglesi della Gazelle Force che minacciavano di accerchiare migliaia di soldati italiani in ritirata verso Agordat. L'improbo compito attribuitogli era di ritardare di almeno 24 ore la manovra dell'avversario, costringendolo a fermarsi nella piana tra Aicotà e Barentù. All'alba del 21 gennaio, dopo una furtiva manovra di aggiramento, il Gruppo di Guillet caricò il nemico alle spalle, creando scompiglio tra i ranghi anglo-indiani. Si trattò di uno spettacolo impressionante e, al contempo, incredibile: Guillet e i suoi uomini attaccarono, armati di sole spade, pistole e bombe a mano, le truppe appiedate e le colonne blindate inglesi . Dopo essere passati illesi tra le sbalordite truppe avversarie, il Gruppo tornò sulle posizioni iniziali per caricare nuovamente. Questo diede tempo agli inglesi di riorganizzarsi e di sparare ad alzo zero verso i cavalieri di nuovo all'attacco. In particolare, alcune pattuglie blindate inglesi iniziarono a dirigersi verso il fianco e il tergo lo schieramento di Guillet, minacciando di accerchiare il manipolo di soldati a cavallo. Il Tenente Roberto Togni, Vicecomandante del Gruppo, effettuò allora una mortale "carica di alleggerimento" con il suo plotone di trenta indigeni, per consentire al grosso del Gruppo di sganciarsi indenne. All'ordine di "CARICAT !" il plotone, con il Togni in testa, si gettò su una colonna di carri "Matilda", che aprirono il fuoco falciando mortalmente tutti gli uomini e i cavalli. Quel sacrificio permise, tuttavia, al resto delle truppe di Guillet di sganciarsi conseguendo appieno l'obiettivo: le truppe italiane in ritirata erano al sicuro dentro le fortificazioni di Agordat. Guillet pagò un alto prezzo per questa battaglia: 800 tra morti e feriti e la perdita del suo grande amico Togni. Fu quella l'ultima carica di cavalleria nella storia militare dell'Africa.
Tratto dal quotidiano inglese "The Guardian"Gazelle Force would continue the chase on 21 January, but it was still dawn, time for a cup of tea in the chilly half-light. Suddenly there was a drumming of hooves. Through the gloom shapes approached, fast. For the last time in its history, the British Army faced a full-scale cavalry charge.Yelling, flashing scimitars, firing carbines and tossing grenades, the 1,500 Italian horsemen swept through the camp, attacking tank crews and brigade HQ staff in a whirlwind of dust and gunfire.Panic-stricken artillery crews fired armour-piercing shells, which scythed through the horsemen and landed amid their own comrades, leaving vehicles in flames, men wounded and the camp in chaos.It was warfare from another age, but the time the British took to recover allowed Italian infantry to occupy a key defensive position.....