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Biblioteca OnLine. Eritrea Coloniale - Libri in edizione completa liberamente consultabili online.


Biblioteca OnLine.Eritrea Coloniale - Libri in edizione completa liberamente consultabili online.01-In Africa: lettere dall'Eritrea (1908) -Circa 202 pagine- [Visualiza]02-Tredici anni in Eritrea: note storiche e considerazioni (1898) -Circa 412 pagine- [Visualiza]03-La colonia Eritrea dalle sue origini fino al 1. marzo 1899 (1899) -Circa 394 pagine- [Visualiza]04-L'Eritrea dalle sue origini a tutto l'anno 1901: appunti cronistorici, con ... (1902) -Circa 255 pagine- [Visualiza]05-Nella colonia Eritrea: studi e viaggi; con in fine il discorso di Ferdinando Martini tenuto alla ... (1908) -Circa 384 pagine- [Visualiza]Note: I libri sopra elencati verranno visualizati in modalità "Read on line".Per modalità "PDF", "FULL TEXT", "DJVU" E "METADATA" riferirsi al link..... [Visualizza]-------------------------------------------Tratto da: In Africa: lettere dall'EritreaDALL'ASMARA A CHERENCAPITOLO II......Ebbene, qui, al vedere questi neri, in file serrate anch'essi, anch'essi fedeli presso i loro cannoni, anch'essi galoppare con la lancia in resta, e sentirne altri, dietro di noi, tra la folla degli spettatori, che gridano invocando l'Italia; allora, credete, non è il solo sentimento della patria che si risveglia, dinanzi alla imagine di tanta gente, nera,schierata, affollata, ad onore della nostra terra, o meglio non il solo sentimento della patria territoriale, ma tutto un cumulo di idee, dì sensazioni, di riflessioni... Questa gente, che ha una terra, sua, che ha una intelligenza, sveglia e sicura, che ha una civiltà, sua propria e ben antica. che ha una religione, alta al pari della nostra, che ha avuto sovrani, suoi, potenti, come potrebbe, questa gente, servire, invocare l'Italia, se nell'Italia non vedesse, od anche pur sentisse senza nemmeno spiegarsela, una causa del suo progresso cosciente e civile ? Ed è la persuasione di questa missione civile dell'Italia, è la speranza, la volontà, di una maggiore sua potenza nel mondo, fuori dei suoi confini naturali, che ci fa vedere, qui, la nostra patria ancora più in alto... Forse qualcuno, invece, dirà : poesie ! Una sola parola che agghiaccia ogni buona e giusta e sana riflessione, ma che non ò frutto, a sua volta, di riflessione alcuna. Basta! io, tra tutte le mie contradizioni, ho anche questa: che, avendo da un lato buona dose di scetticismo, dall'altro mi sento, e divengo sempre più, idealista, magari per contrasto!Ma tronco le riflessioni, che sarebbero infinite, e mi porterebbero chi sa quanto lontano, e riprendo, da fedele cronista, la cronaca. Sfila prima la musica dei cacciatori ; poi questi, ben pochi, due compagnie, nei loro elmetti e nella loro uniforme di tela grezza, da coloniali perfetti; poi i marinai dello stazionario, col loro passo un po' barcollante ; dietro, ad un posto di onore, gli ascari di marina, reclutati tra i musulmani della costa. Ed ora son gli ascari, i fedeli soldati, i migliori cooperatori della nostra opera di civiltà : son quattro battaglioni in tutti : dalla nappa del tarbusc di differente colore, rossa, vinata, azzurra e nera. Le fanfare precedono, si ferman da un lato, e danno all'ampio orizzonte senza fine le acute note delle nostre marcie ; e i battaglioni, col bel guidone in testa, avanzano, fieri, belli, arditi, a salti, a balzi, non in file ordinate, ma in un caratteristico e simpatico disordine. Questo è merito dei nostri ufficiali, di non aver mai cercato di mantenere al passo gli ascari, specialmente abissini : hanno fatto sempre la guerra cosi, in disordine ; guerra, fantasie, danze, cerimonie religiose, tutto essi compiono saltando e balzando, in modo che l'agilità, la vigoria, e l'abilità personale possano liberamenteDALL'ASMARA A CHEREN 37esplicarsi. Volerli costringere alle strettoie dei nostri regolamenti militari, sarebbe stato lo stesso che falsarne lanatura, il carattere, e renderli cattivi guerrieri. Così, invece, son rimasti quelli che sono, ed è bene rimangano sempre. Non avete idea della loro forza e resistenza; l'altro giorno vidi arrivare il battaglione di Adi Ugri: dopo 58 chilometri di marcia contìnua, entrarono in Asmara, come è loro uso quando attraversano qualche villaggio, facendo fantasia, cioè saltando come indiavolati !Dopo gli ascari di fanteria, è la volta degli artiglieri: i cannoni e gli affusti sono montati sui muletti; attorno sono i soldati, dalle nappe, del tarhcsc gialle; anche essi fieri, per quanto la mancanza del fucile, che non possono impugnare come i loro compagni, li renda meno vivi e vivaci. Dietro ancora, sono i cannonieri da fortezza ; alti, robusti, impettiti, fieri di sé, fieri della divisa che portano; sono l'opposto degli ascari di fanteria. Come mi pare di avervi già scritto,......