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Iniziamo con il simbolo del WWF: il PANDA!

Post n°2 pubblicato il 16 Aprile 2008 da animal_girl
 
Foto di animal_girl

Il panda è il simbolo della pace in Cina, oltre che del WWF essendo specie in estinzione.

pandamangia

Il panda gigante è un grosso orso bianco e nero con un muso buffo a causa delle macchie nere attorno agli occhi, che sono rotondi, enormi, e di un colore scurissimo e vellutato.

E’ lungo 120/150 centimetri, dal peso che varia dai 75 ai 160 Kg. Può raggiungere i trenta anni di vita.

La maggior parte del torace e del muso è bianca; sono invece nere la schiena, le orecchie e le zampe e il suo mantello.

Quando è in pericolo si arrampica sugli alberi, così le parti nere della pelliccia si confondono con i tronchi scuri dell’albero.

Non ha una buona vista, mentre  le mascelle sono talmente potenti da triturare il metallo. 

La zampa del panda è costituita da cinque dita più il pollice, un sesto dito che è in realtà un osso del polso modificato:  questo osso con l’evoluzione si è allungato e ingrandito, ed è dotato di muscolatura propria.

Quando il panda gigante fu visto per la prima volta in Cina, gli scienziati pensarono di inserirlo con il panda rosso nella famiglia dei procioni. Ma  confrontando i geni tra specie lo hanno collocato nella famiglia degli orsi.

I panda giganti vivono nelle foreste di bambù sulle montagne, tra i 1800 e i 3000 metri d’altitudine nella Cina occidentale; il bambù raramente cresce oltre i 3500 metri  così non cerca di andare più in alto. In questi luoghi si trovano foreste temperate, con vegetazione sempreverde. Il clima è generalmente' umido e freddo' e sono generalmente territori aspri e inaccessibili.

       pandagioca       

E' classificato come carnivoro predatore, ma si differenzia dalla maggior parte degli altri carnivori, perché paradossalmente non mangia carne;  è teoricamente onnivoro come i suoi parenti orsi. In pratica si nutre esclusivamente di bambù, che rappresenta il 99% della sua dieta.

Ne consuma oltre i 15 Kg al giorno. Non disdegna  cibarsi di piccoli animali quali lucertole, pesci e roditori, e sono anche ghiottissimi di latte. Il debole apporto energetico di una dieta così povera spiega perché il panda è costretto a mangiare tutto il giorno.

Per non riempirsi inutilmente il panda seleziona quello che mangia, esso predilige le foglie e gli steli di bambù.

Quando mangia generalmente sta seduto; non si arrampica sugli alberi per procurarsi il cibo, bensì per riposare o, altre volte, per mandare richiami ai suoi simili. 

 panda

Il panda è una creatura solitaria a tal punto da non voler frequentare nemmeno i suoi simili. Non va in letargo in inverno e vive per lo più in tane ricavate dalle cavità di rocce sporgenti o in tronchi vuoti, dove si costruisce un giaciglio con gli steli di bambù. I maschi occupano di solito grandi territori che comprendono quelli, più ristretti, delle femmine.

Circa 12/14 ore al giorno le passa mangiando, sia d’inverno sia d’estate: i tre quarti della giornata li dedicano alla ricerca del cibo, all’organizzazione del pasto e alla digestione, mentre il resto è dedicato al riposo.

pandamamma bacini

I panda raggiungono la maturità sessuale tra il 4° e il 6° anno di vita. Il periodo produttivo dura solo 1-3 settimane all’anno, di solito in primavera e, in questo breve periodo il momento di massima fertilità dura solo pochi giorni. La femmina può partorire 1-3 cuccioli, ma di solito solo uno sopravvive.

Lo svezzamento si completa in nove mesi ma i piccoli restano con la madre fino ai 18 mesi, durante il quale impara tutti i trucchi necessari alla sopravvivenza, da come procurarsi il cibo, a come sfuggire dai predatori

Generalmente la madre alleva solo un cucciolo, probabilmente per conservare le energie. Tuttavia si sa di alcuni casi in cui le femmine crescono un paio di piccoli (spesso sono gemelli). In cattività il cucciolo abbandonato  viene nutrito artificialmente e chi li cura imita la loro madre naturale, che culla e coccola il loro piccolo.

La madre normalmente digiuna per parecchi giorni dopo aver partorito. Andrà alla ricerca di cibo quando il piccolino sarà leggermente cresciuto.

Il panda maschio deve esibirsi a lungo prima di essere accettato, normalmente lo fa arrampicandosi sugli alberi ed emettendo una serie di ruggiti smorzati; queste esibizioni hanno anche lo scopo di scoraggiare eventuali altri maschi. Dopo parecchi giorni il maschio riesce ad accoppiarsi con la femmina prescelta che si accuccia in una curiosa postura, tenendo il capo tra le zampe anteriori.

Il panda contrassegna la sua proprietà strofinandosi  contro gli arbusti: la comunicazione visiva non è effettuata in quanto nell’ambiente in cui vivono non serve. Molte volte sono utilizzati dei suoni particolari questo soprattutto nel periodo dei corteggiamenti.

panda

I panda sono veramente in pericolo, la popolazione conta solo poco più di 1000 individui molto isolati. La  minaccia più grande per i panda è la deforestazione del suo habitat e il bracconaggio. Questi animali non si riproducono sufficientemente in cattività. Negli zoo cinesi ne sono però presenti 110-120 esemplari.


In America settentrionale i panda sono ospitati in un paio di zoo dove cercano di farli riprodurre per conservarne la specie. Il governo cinese ha in ogni caso approvato un piano per conservare riserve naturali.

Sono creature legate al territorio che conoscono bene; sanno dove crescono i germogli di bambù più teneri, dove trovare l'acqua e dove è più opportuno situare la tana. Questo bisogno di mantenere uno stretto legame con il luogo in cui vivono ha creato una serie di problemi a chi ha cercato di contribuire alla conservazione della specie liberando panda nati in cattività o trasferendo quelli che vivono nelle aree meno ricche di cibo. 

Non abituati alla libertà i giovani panda nati in cattività devono trovare subito del cibo e numerosi  tentativi di liberarli si sono conclusi con il loro decesso per  fame.
Talvolta, dopo essere stati trasferiti, gli animali sono subito ritornati al loro luogo d'origine.

I panda sono molto esigenti nella scelta dei loro compagni e l'accoppiamento naturale richiede che i partner siano affiatati.
 

Il panda gigante è un animale che non  attacca nè  l'uomo nè altri animali, anche se cerca sempre di tenere lontani i suoi cuccioli sia dagli uni che dagli altri.

Non lo si conosce molto nella sua vita libera, ma in cattività si dimostra amichevole e festoso.

Pandatriste

 

 
 
 

Insieme per fermare gli orrori

Post n°1 pubblicato il 15 Aprile 2008 da animal_girl
 
Tag: Animali, WWF

Il WWF è la più grande organizzazione mondiale per la conservazione della natura, rappresentata in Italia dal WWF Italia. L'acronimo significava originariamente World Wildlife Fund (fondo mondiale per la vita selvatica, che alcuni traducevano con natura); nel 1986, l'interpretazione di tale acronimo è stata modificata (eccetto negli Stati Uniti e in Canada) in World Wide Fund For Nature (fondo mondiale [allargato] per la natura).

Il WWF fu fondato l'11 settembre 1961 in Svizzera da un gruppo che comprendeva, tra gli altri, il biologo Sir Julian Huxley, il Principe Bernardo d'Olanda, il principe Filippo d'Edimburgo, consorte della regina d'Inghilterra, Max Nicholson e il naturalista e pittore Sir Peter Scott, che disegnò il logo originale, con il panda gigante bianco e nero, su sfondo bianco.

L'associazione ha uffici in quasi sessanta paesi e la sua sede centrale si trova a Gland, in Svizzera. Il più celebre associato del WWF è probabilmente il Principe Filippo che, dal 1961 al 1982, fu il primo presidente del WWF briannico e poi divenne Presidente Internazionale dell'associazione (dal 1981 al 1996); ora ne è Presidente Emerito.

La missione del WWF è quella di bloccare la distruzione dell'ambiente naturale del pianeta e, dichiara, contribuire alla costruzione di un futuro in cui l'uomo viva in armonia con la natura. A questo scopo il WWF si batte per:

L'approccio del WWF è scientifico e concreto, focalizzato su sei temi prioritari di interesse globale: le foreste, gli oceani e le coste, l'acqua, le specie in pericolo, e i pericoli legati agli agenti chimici tossici e al cambiamento del clima. Rispetto a ciascuno di questi temi, il WWF si prefigge degli obiettivi misurabili e gestisce con oltre 1200 progetti di conservazione all'anno in tutto il mondo. I progetti hanno ormai la peculiarità di coinvolgere le popolazioni locali, in quanto - sostiene il WWF - senza il loro coinvolgimento la tutela dell'ambiente risulterebbe impossibile. Per individuare le aree in cui agire il WWF ha adottato la strategia ecoregionale per selezionare le 200 ecoregioni, grandi aree geografiche, preservando le quali si potrebbe salvare gran parte della biodiversità del pianeta.

Per raggiungere la sua missione il WWF non trascura il ruolo delle imprese, considerato il grande impatto sull'ambiente che può avere la loro attività. Si cerca quindi di portarle dalla propria parte, convincendole che conservare la natura e le sue risorse è più vantaggioso che distruggerle senza scrupoli. Per ottenere ciò il WWF giunge anche a stipulare accordi di partnership con quelle che si impegnano, secondo un protocollo concordato, a ridurre il proprio impatto. PER IL WWF E IMPORTANTE AVERE SEMPRE PIU SOCI. AIUTALO E AVRAI UNA RICOMPENSA.

 
 
 
 
 

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