Xavier 1962

Psichiatria. Rompere il silenzio sulla malattia mentale


di Annelore HombergAnnunciata per fine marzo 2014, la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari è stata rimandata al 2017. Ma il rischio è che venga rinviata sine dieIl libro di Adriana Pannitteri, La pazzia dimenticata, ha il grande merito di attirare l’attenzione su un ambito che altrimenti rimarrebbe sconosciuto ai più. Esso ha anche il merito di provocare discussioni vivaci, ai limiti del sanguinoso, tra quelli che sono considerati gli addetti ai lavori: tra gli operatori della psichiatria. Siamo tutti d’accordo, presumo, che le condizioni di vita e di lavoro in molte carceri e in alcuni degli ospedali psichiatrici giudiziari sono incivili e scandalosi. Altrettanto scandaloso sarebbe se dopo aver indicato inizialmente tempi troppo brevi per la chiusura degli Opg, ora si passasse all’altro estremo, alla solita politica degli annunci mai seguiti da fatti, rimandando la riforma a data da definirsi. L’accordo tra noi operatori psichiatrici non s’incrina neppure quando si discute della sostituzione delle vecchie strutture di stampo carcerario degli Opg con unità più piccole distribuite sul territorio, a patto che queste unità siano adeguate alle diverse situazioni cliniche dei malati e che non si buttino all’aria le esperienze di chi negli attuali Opg sta facendo un lavoro più che apprezzabile. Un altro punto su cui siamo tutti d’accordo non riguarda solo le persone che si trovano negli Opg ma tutta la psichiatria ed è la lotta contro lo stigma della malattia mentale.Il resto dell’articolo è disponibile in edicola da sabato, con l’Unità, e tutta la settimanaFonte: http://www.left.it/