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Depressione Maggiore: Segni da Cogliere, Farmaci e Psicoterapia - Cosa è la distimia


Pubblicato il 02/lug/2014 da MedicinaInformazionehttp://www.medicinaeinformazione.com/Molto spesso quando si parla di depressione si intende una sottile tristezza e malinconia, sentimento comune a qualunque essere umano, che soprattutto in alcuni momenti della vita può essere incline al pessimismo, ma in realtà la depressione, o depressione maggiore come viene definita in medicina, è una patologia complessa con precise alterazione neurochimiche, talvolta con origine genetica e familiare, talvolta scatenata da eventi della vita come un lutto, una gravidanza, una violenza subita. Parliamo di depressione con il Prof. Salvatore Giaquinto, già Docente di Neuropsichiatria all'Università Sapienza di Roma, che ci spiega come sia fondamentale intercettare il disagio al suo primo apparire - i sintomi sono molto caratteristici (astenia, abulia, apatia, adonia, anoressia...) e appartengono ai disturbi del tono dell'umore - per evitare che la depressione porti ad uno stato d'animo così compromesso da mettere il paziente a rischio suicidio. Il ruolo della famiglia, ci spiega il professore, è molto importante per stare vicino al malato senza aggravare il senso di colpa che spesso accompagna la depressione con frasi che tendono a spronarlo ("ma dai che non hai niente, usciamo, facciamo qualcosa, sforzati di più...") e che ottengono invece l'effetto di farlo chiudere in se stesso ancora di più. Il percorso terapeutico dovrà essere deciso in base alla componente biochimica della depressione - un'alterazione dei neurotrasmettitori, nel qual caso sarà preferibile una terapia farmacologica, o nel caso si tratti di una depressione reattiva ad un evento stressane si può pendere in considerazione la psicoterapia cognitivo comportamentale che però per avere successo richiede tempi molto lunghi e quindi in caso la depressione sia in una fase acuta si può comunque abbinare la terapia farmacologica. Con il Prof. Giaquinto parliamo anche di quali eventi più comunemente sono alla base di una depressione, quei triggers che innescano un processo già latente, come ad esempio una perdita importante - dal lutto alla separazione - o una gravidanza (dove però la componente chimica e ormonale è ben conosciuta e quindi il ricorso ai farmaci deve essere tempestivo) o anche solo l'avanzare dell'età, quando una condizione di patologia cronica e magari invalidante rende difficile trovare gli stimoli per andare avanti. In conclusione in Professore ci spiega cosa è la distimia, quella forma lieve di depressione che non ha fasi acute ma che si protrae nel tempo con sintomi sfumati ma costanti, e ci spiega come si può gestirla nel tempo.