LONTANO DA ADESSO

Per un pugno di terra (in scomodato d'uso).


e ognuno costruisce il suo sistemadi piccoli rancori irrazionali, di cosmi personali, scordando che poi infine tutti avremodue metri di terreno..Certe volte mi metto davanti al pc e viaggio. Non vado ad esplorare terre lontane, spiagge tropicali, metropoli americane, deserti lagune, isole o foreste. Io faccio viaggi nella mia infanzia.La macchina del tempo è YouTube. Riascoltando canzoni dimenticate giù in fondo, cerco di ricostruire le mie radici pezzettino per pezzettino, come in una caccia al tesoro dove ogni melodia ne fa riaffiorare un'altra più nascosta, e mi travolgono come detriti gli episodi, gli odori, i sorrisi e le ferite che la corrente della musica mi fa rievocare.Ho un'identità anacronistica e anaspaziale, io.Vivo da sempre aspettando riscatti futuri, mentre la nostalgia del passato mi consuma il presente. Appartengo a luoghi che non amo e amo luoghi che non mi appartengono; ho tracce sparse in terre e mari lontani, dove da radici vigorose crescono fiori e alberi fra i quali io, perennemente altrove, non trovo posto.Capisco stralci di dialetti che non parlo, e nessuno capisce per intero le mie parole.Adesso clicco su play e salpo. Questa canzone mi porta nella palestra della scuola elementare, una sera di festa del paese, un ricordo color seppia con gli alpini che cantano e io che mi domando dove te vet, dove te vet.