LONTANO DA ADESSO

Ancora io


Ecco, sono qui, ancora io.Che a me mi cambiano i buoni esempi, non i manrovesci.
Canzone d’amoreEro la ragazza della catena di S. Antonio,la ragazza tutta discorsi di bare e serrature,quella delle bollette del telefono,la foto sgualcita e i contatti persi,quella che continuava a direAscoltami! Ascoltami!Mai! Mai!e cose del genereQuella con il baverotirato su fino agli occhi,con gli occhi blu canna di fucile,con una venuzza sulla piega del colloche vibrava come un diapason,con le spalle nude come un palazzo,con quei piedini e quei ditini,con un vecchio gancio rosso in bocca,una bocca il cui sangue gocciolavanelle regioni orrende della sua animala ragazza che si addormentava sempre,era vecchia come i sassi,ogni mano un pezzo di cemento,per ore e oree poi si svegliava,dopo la breve morte,ed era tenera come,delicata cometenera e delicata comeluce in eccesso,per niente pericolosa,come un barbone che mangiao un topo su un tettosenza botole,con niente di più onestoche la tua mano nella sua,con nessun altro, nessun altro che te!E cose del genere.Nessun altro, nessun altro che te!Oh, non si può tradurrequell’oceanoquella musicaquel teatroquel campo di pony.Anne Sexton [chi non sa tradurre, tradisce.]