Liberamente

Albert e l'uomo nero (III e ultima puntata)


Mentre le indagini proseguono, Albert cerca un nascondiglio sicuro per il suo prezioso nastro, quello con il ‘messaggio alieno’; un gruppo di coetanei gli mostra poi un uomo con gli occhiali scuri, che Albert ha già visto intorno alla villa, mentre si allontana: secondo i ragazzi, sarebbe stato proprio quell’uomo ad aprire il varco nella siepe. Albert, accompagnato dal padre a Ravenna a comprare un nuovo registratore, vede l’uomo misterioso — quello cioè che ha più volte visto aggirarsi nei dintorni di casa sua — e lo segue. L’uomo, segnalato dal ragazzo al commissario Gandini come autore di ripetute intrusioni nella villa, nega dapprima ogni accusa, poi ammette di essere un detective, di nome Aldo Guglielmi, incaricato da Caterina Martinetto di raccogliere prove contro l’ingegner Vandelli; tra le sue scoperte, il fatto che quest’ultimo fosse, la notte del delitto, a Ravenna in compagnia della sua segretaria Hilde — tra i due, ormai è evidente, c’è una relazione affettiva — anziché in Germania come dichiarato alla polizia. Gandini, pur convinto che l’assassino sia Renato Farini, non può sorvolare sulla falsa testimonianza resa da Marco e avallata da Giorgio Marni, e decide di tenere d’occhio i due uomini. Albert rivela quindi al commissario di aver intercettato, tempo prima, una conversazione tra Farini e Agata in cui si accennava alla ‘draga’, fornendo così alla polizia un’importante indicazione: proprio alla draga, infatti, Farini è arrestato mentre tenta di vendere il Van Gogh rubato. Interrogato, l’uomo ammette il furto del quadro, commesso con l’aiuto di Agata, ma nega di aver ucciso. Quella notte l’‘uomo nero’ si ripresenta alla villa; aggredito Albert nel sonno, il misterioso figuro pretende la consegna del nastro registrato. Sopraggiunge però la polizia, che circonda la villa: l’‘uomo nero’, catturato, si rivela essere l’insospettabile amico di famiglia Giorgio Marni. Gli inquirenti, risolto il caso, riassumono così l’intricata vicenda: Marni, frustrato dalla propria condizione di subalterno e invidioso del successo di Vandelli, aveva architettato un piano ingegnoso per sottrargli i progetti, che intendeva rivendere a un’industria tedesca; sorpreso da Elisabetta mentre incideva su un nastro il contenuto dei documenti, si era visto costretto a ucciderla e a occultarne il cadavere, dimenticando però la bobina nella villa; Albert, trovando e nascondendo il nastro (da lui considerato un ‘messaggio dagli extraterrestri’), aveva costretto l’assassino a ritornare più volte alla villa nel tentativo di recuperare la preziosa registrazione. Marni aveva poi eliminato anche la domestica Agata, al corrente di troppe cose. L’ingegner Vandelli, conclusa l’inquietante vicenda, può finalmente partire con Albert e Hilde per l’Olanda, dove venderà i suoi progetti.