ACQUA DI VITA

Sentimento e intelletto

 E'  oltre che un aspetto pregnante di questo particolare momento del processo, una chiave decisiva di comprensione del nostro essere qui, precisamente del “come” essere rispetto al processo stesso, cioè cosa richieda il processo in sé da Noi, tenendo presente che anche Noi siamo il processo in sé. Quella frase è una frase di Sentimento e non di Ragionemento, quindi va sentita per essere compresa, piuttosto che capita intellettualmente. Perché questa distinzione? Perché in presenza di una “mente” non ancora evolutasi a livello di comprensione di un Insieme, ma essendo ancora “attaccata” a delle identificazioni di sé e del mondo esteriore visto come separato, il prendere totalmente con sé l’Intero diviene ancora limitato e parziale. Allo stato attuale solo il Sentimento può accomunare l’uomo e identificarlo innanzitutto come un’unica cosa, cioè far Sentire all’uomo stesso, ad ogni uomo, la indispensabilità e ineluttabilità  che solo come Insieme possa salvare sé stesso, un esempio è dato dal quando un evento sovraumano, cioè al di fuori della portata come esseri umani, tipo un terremoto violento che faccia molte vittime o un qualunque altro evento rilevante che tocchi quel Sentimento comune di APPARTENENZA, crei una realtà comune e comunitaria riportando l’uomo stesso nella realtà di essere un elemento sottoposto a qualcosa di più grande e quindi ne derivi oltre che la necessità (spesso negata a sé stessi) di essere uniti, soprattutto quella di rompere con violenza le assopite emozionalità facendogli ricordare di essere parte di un Intero, un Intero relativo all’umanità stessa, e non ancora rispetto a quell’Uno invisibile che sia ancora fuori di Noi. Quello che manca oggi per chiudere il cerchio, almeno uno dei cerchi relativi al processo evolutivo, è la comprensione profonda, quindi del Sentire e non solo del Pensare, il cuore e non la ragione da sola, spesso si confonde ancora il sentire con il pensare e viceversa, così come si confondano le sensazioni con i pensieri e si confondano sensazioni e sentimenti e via dicendo. Quella frase quindi, comunicazione di sentimento, voleva solo creare una rottura emozionale e richiamare all’Unità di Sentimento, non era una frase risonante con ragioni, pensieri e idee, ma una frequenza un po’ diversa, in un momento in cui si senta una stagnazione di un certo peso e questo perché con l’intelletto si è accolto in linea generale l’idea della legge dell’UNO e le relative dinamiche, ma si fa fatica a metterle in pratica, anche questo per un motivo tanto semplice quanto evidente, anche questo conosciuto teoricamente, “Conoscere non è ancora Essere” dove per conoscere si intende l’approccio intellettuale e Noi siamo Intelletto e Cuore, giusto per limitarci a solo due aspetti di Noi per comodità di comprensione. Per concludere la “riflessione” due cose ancora credo importanti per sgombrare il campo da concezioni a volte devianti  riguardo al processo stesso e quindi a Noi come umani:

L’AMORE, che è il tema principale del nostro processo, E’ LUCE, la LUCE è INFORMAZIONE, l’INFORMAZIONE crea o forma una COSCIENZA, la COSCIENZA sospinge ad un’AZIONE e l’AZIONE (dovrebbe) ricondurre all’AMORE. Questo è il processo di Consapevolezza, l’Essenza perdutasi dentro il processo polare, necessario al processo stesso di Consapevolezza e da superare, cioè dal quale usciamo fuori più illuminati, cioè più INFORMATI. Il secondo punto, dolente, è il concetto di ego, come già detto più volte, ma questo come pure altro che sto scrivendo, semplicemente il mio Sentire, è un concetto pericoloso per il processo, pericoloso in quanto distrae l’attenzione dalla realtà e l’attenzione è uno strumento per la Consapevolezza, se diamo attenzione a questo concetto cadiamo nelle credenze che abbiano impedito una visione essenziale delle cose, semplice e diretta, dietro all’ego, l’umano si è nascosto per una generazione e oltre, sono state costruite filosofie e psicologie, alla fine devianti dal percorso evolutivo richiesto per Noi, accettare che esista un ego significa dichiarare apertamente la nostra essenza, quindi la nostra assenza, se vi è un ego non vi posso essere io, ma io chi? E ego chi? Di fatto è reale un’idea di egoicità, di egoismo di egocentrismo, perché forme di una certa modalità e di una visione dell’esistenza, ma un ego da solo che impedisca di amare, giusto per fare un esempio, o che impedisca di fare o agire almeno ragionevolmente assomiglia ad un diavolo, ad una forza demonica esterna a noi, ma così non è. Siamo semplicemente Noi che agiamo in una determinata modalità, possiamo giudicarci o essere giudicati per questo, semplicemente, come dire che stupido che sono o che stupido che è, senza dare un nome e un alibi di quel nostro essere ed agire. Parlare di ego alla fine significa non essere responsabili, quindi presenti, perché la RESPONSABILITA’ è un altro aspetto pregnante del processo, il  processo richiede  essenzialmente la Nostra PRESENZA e la RESPONSABILITA’ non è altro che la forma di quell’essere presenti, il significato di TRESPONSABILITA’ è “rispondere a”  a cosa? Alle INFORMAZIONI che ci giungono sotto forma di eventi, avvenimenti esperienze, relazioni con il mondo esterno, con gli altri, sono tutti simboli parte del processo in atto. In questo momento quindi siamo assenti con il Sentimento e la Ragione è arrivata ad un punto morto, ci vuole un altro passettino da fare.

L’unione dei cuori

(si è dimostrato scientificamente)

cambia la realtà,

la preghiera cambia la realtà,

il SENTIMENTO cambia la realtà,

non il pensiero da solo!

(**)

***

E' importante per l'uomo

aver attorno a Sè un pò di natura,

osservarla, impararne la logica

e goderne.

Moltissimo si impara

dagli animali.

E' Primavera !

Senza  parole !

Illusione

***

L'illusione è solo il tempo

che richiede uno spazio

per essere conosciuto.

"Siamo tante scintille

di un unico Sole"

Immortalità

Luce e tenebre,

vita e morte,

destra e sinistra,

sono tra loro fratelli.

Non è
possibile separarli.

Perciò né i buoni sono buoni,

né i cattivi sono cattivi,

né la vita è vita,

né la morte è morte...

Per questo ognuno

si dissolverà nel suo stato originale.

Ma coloro che sono al dì sopra del mondo,

sono indissolvibili ed eterni.

(Vangelo di Filippo)